“La conclusione della vicenda giudiziaria relativa ai finanziamenti pubblici a L’Avanti con il patteggiamento a una condanna di tre anni e otto mesi di reclusione da parte dell’ex direttore factotum Walter Lavitola, nel processo per truffa e bancarotta fraudolenta, evidenzia il valore della linea del rigore e della trasparenza. La Fnsi, da anni su questa linea, non può non cogliere l’occasione per ribadire che i fondi pubblici sono necessari per sostenere un sistema dell’informazione che non viva solo della sua dimensione commerciale ma che vadano anche impedite e stroncate le operazioni truffaldine.
Occorre continuare ad innalzare l’asticella delle regole e dei controlli per impedire che pochi soggetti, abilissimi quanto sconsiderati nel costruire ‘scatole’ per succhiare soldi pubblici danneggino il sistema dell’editoria plurale e profittino del lavoro e della buona fede di tanti operatori.
Come già stabilito dai nuovi regolamenti dell’editoria, sostenuti con forza dalla Fnsi, le risorse pubbliche debbono essere destinate esclusivamente a giornali veri, fatti da giornalisti al lavoro senza ricorso ad espedienti di capifila imprenditoriali”.
EDITORIA: SIDDI, SERVONO MAGGIORI CONTROLLI SU FINANZIAMENTI
''Servono maggiori controlli sul sistema di finanziamento all'editoria''. Lo ha detto a Reggio Calabria il segretario dell'Fnsi, Franco Siddi.
''Nel sistema attualmente, e il caso Lavitola ne è un esempio - ha aggiunto - si infiltrano con agile formalità personaggi che riescono ad acquisire ingenti finanziamenti pubblici e con intenti che non sono finalizzati ad ampliare la capacità di informare l'opinione pubblica del Paese''. (REGGIO CALABRIA, 9 NOVEMBRE - ANSA)