La Commissione pari opportunità propone di "premiare" con una parziale defiscalizzazione gli editori che consentono il part-time reversibile
Fisco in cambio di vita di Marina Cosi Una proposta sindacale, senza aspettare il prossimo contratto, per premiare con una parziale defiscalizzazione gli editori "buoni" che consentono il "part-time reversibile" a chi si trova con l'acqua alla gola tra lavoro e figli o altre emergenze. Continuiamo a picchiare sul part-time. O meglio, visto che le metafore violente non ci piacciono, continuiamo ad accendere la luce su una questione solo apparentemente paradossale: il "part-time no grazie" di troppe aziende editoriali. Gli editori avevano fatto il diavolo a quattro (ricordate l'ultima tornata contrattuale?) invocando flessibilità e poi, quando qualcuno ne ha chiesto un'applicazione, si sono sottratti. Per essere sinceri, non tutti: soprattutto gli editori di quotidiani. E siccome i "no" sono quasi sempre pregiudiziali e nel frattempo la gente sta male, arrivando a licenziarsi, allora noi continuiamo a cercare soluzioni sindacali. Un "noi" che sta per le colleghe della Cpo, che da anni cercano di aprire varchi di umanità nell'organizzazione del lavoro, e per i molti colleghi di buona volontà che ne condividono gli intenti nelle istituzioni di categoria. Perchè in gioco c'è il diritto ad una vita completa, che veda per tutti - ma in particolare per le donne che subiscono le maggiori resistenze - la conciliazione fra l'esercizio di tre diritti: lavoro, affettività (famiglia, figli), rappresentanza civile. Senza stramazzare. Senza dover scegliere fra la professione, la maternità, la delega sindacale. Per questo il 5 maggio, a Roma, in occasione della prima riunione della Commissione contratto Fnsi (quella che studierà le proposte della piattaforma contrattuale, di qui ad un anno), è stata avanzata una richiesta, condivisa dai presenti e che leggete qui sotto. Un po' tecnica, portate pazienza. Il senso comunque è di togliere argomentazioni agli imprenditori che rifiutano il part-time invocandone un presunto ed infondato maggior costo. Come? "Premiando" gli editori che ne applicano la versione emergenziale, ossia il "part-time flessibile" previsto anche da una legge. Il testo della proposta: "A rafforzamento della legge 53/2000, che già prevede al capo III art.9 (punto 1a) "un contributo a favore delle aziende che applichino accordi contrattuali che prevedono ... part-time reversibile", la Cpo chiede alla Fnsi di intervenire presso Inpgi e Fieg perchè prevedano agevolazioni contributive agli editori che applicano il part-time reversibile (art. 3-B del Cnlg), analogamente a quanto già concesso (con il rinnovato accordo 5 maggio 2004 art. 5) per favorire il ritorno al lavoro dei disoccupati".