Di seguito la mozione sul ruolo degli uffici stampa approvata all’unanimità dal IV congresso dell’ Assostampa pugliese e presentata dai delegati Nico Lorusso, Michele Fortunato, Giuseppe Marrone, Patrizia Sgambati, Antonella Daloiso, Vincenzo Rutigliano, Vincenzo Cassano, Milena De Marco, Antonio Silvestri, Ileana Sapone, Angelo De Luca e Ugo Sbisà:
Gagliano del Capo, 20 maggio 2006 «L’applicazione integrale della legge 150 in Puglia non deve fare dimenticare alcune priorità per garantire l’indispensabile trasparenza, universalità e correttezza dell’informazione pubblica e privata. La vertenza degli uffici stampa deve partire dall’integrale applicazione del contratto nazionale di lavoro giornalistico. Giornalisti degli uffici stampa sono redattori ordinari, capiservizio, capiredattori o inviati. Ovvero professionisti dell’informazione con qualifiche previste dal contratto, non impiegati o funzionari applicati a mansioni giornalistiche, ma tenuti all’osservanza di norme contrattuali non previste dal CCNL giornalistico. La lotta al precariato deve essere un punto irrinunciabile: perché tra incarichi fiduciari a termine e contratti ballerini la professionalità è spesso all’ultimo posto.Anche nelle aziende private e negli enti si deve agire in questo modo, pretendendo l’integrale applicazione del contratto di lavoro giornalistico, così come avviene in alcune realtà della nostra regione. Il sindacato deve aprire una vertenza anche per la chiusura di adeguati contratti integrativi, che abbiano le caratteristiche aderenti alle peculiarità degli uffici pubblici. Per questo, si impone un rilancio del sindacato nel settore, che rappresenta attualmente uno dei maggiori bacini per creare nuovi posti di lavoro».