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Fnsi 19 Mag 2004

Irruzione nella sede della Adn-Kronos di Palermo: la solidarietà di Paolo Serventi Longhi, Franco Siddi e della Giunta della Fnsi

Irruzione nella sede della Adn-Kronos di Palermo: la solidarietà di Paolo Serventi Longhi, Franco Siddi e della Giunta della Fnsi

Irruzione nella sede della Adn-Kronos di Palermo: la solidarietà di Paolo Serventi Longhi, Franco Siddi e della Giunta della Fnsi

Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Piena solidarietà mia personale e della Giunta della FNSI ai colleghi dell’ Adn-Kronos vittime di un odioso atto intimidatorio perpetrato ai danni della sede dell’agenzia giornalistica di Palermo. Quest’atto si inquadra in un tentativo di intimidire e rendere al silenzio chi fa informazione. Il Sindacato dei giornalisti italiani, nel chiedere l’intervento delle autorità affinché chiariscano i contorni della vicenda, è vicino ai colleghi dell’ Adn-Kronos”. Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, ha rilasciato la seguente dichiarazione: ''E' sconcertante e inquietante. L'irruzione di ignoti, la notte scorsa nella redazione palermitana dell'ADNKRONOS, alla ricerca evidente di documenti e chissà quant' altro, fa temere un'attività criminale compiuta da delinquenti assai esperti con l'obiettivo di condizionare la libertà dell'informazione''. Ad affermarlo è Franco Siddi, Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana. ''Sa molto di cose tristemente già viste - continua Siddi - e che non vorremmo mai vedere. L'informazione non è un pericolo per la democrazia, non è un guaio, ma un'opportunità essenziale per i cittadini liberi''. ''Le notizie, anche scomode - aggiunge il Presidente della Fnsi - per chi è titolare di poteri propri, ma soprattutto per chi esprime poteri impropri, sono vitali per la civile convivenza''.''Tentare di intimidire chi fa informazione, come appare in questo caso, -conclude Siddi - è inaccettabile. Confidiamo nelle Autorità perché sia fatta piena luce e siano scoraggiate, con i mezzi della legge, situazioni simili. C'è un problema di fondo: occorre promuovere a livello civile e istituzionale una cultura di rispetto dell'informazione quale bene essenziale per la garanzia e la tutela del cittadino''.

@fnsisocial

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