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Fnsi 13 Mag 2004

Iraq, esposto dell'Ordine della Lombardia contro "Il Foglio" e "Libero" per la pubblicazione delle foto della decapitazione di Nick Berg. Serventi Longhi: “Una bieca commercializzazione dell’orrore”

Iraq, esposto dell'Ordine della Lombardia contro "Il Foglio" e "Libero" per la pubblicazione delle foto della decapitazione di Nick Berg. Serventi Longhi: “Una bieca commercializzazione dell’orrore”

Iraq, esposto dell'Ordine della Lombardia contro "Il Foglio" e "Libero" per la pubblicazione delle foto della decapitazione di Nick Berg. Serventi Longhi: “Una bieca commercializzazione dell’orrore”

Un esposto nei confronti di quotidiani Libero e Il Foglio, per aver pubblicato le impressionanti foto della decapitazione dell'ostaggio americano in Iraq Nick Berg, e' stato presentato oggi in Procura a Milano dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Franco Abruzzo. Nell'esposto, Abruzzo chiama in causa Giuliano Ferrara come direttore del Foglio, e per Libero il direttore Vittorio Feltri e il direttore responsabile Alessandro Sallusti. Abruzzo chiede che per i tre giornalisti si valuti la sussistenza della violazione dell'articolo 528 del codice penale (art. 15 della legga sulla stampa) per avere pubblicato immagini raccapriccianti. Nei confronti degli stessi giornalisti, ha riferito Abruzzo, l'ordine regionale di categoria avviera' un procedimento disciplinare. In entrambi i quotidiani la decapitazione di Berg per mano dei terroristi islamici incappucciati e' riportata attraverso sequenze di immagini a tutta pagina, oltre a una foto a grande formato in prima pagina. (ANSA). "Non siamo soliti dare avvisi disciplinari - ha detto Abruzzo - ma questo e' un fatto clamoroso, ho fatto soltanto il mio dovere". (AGI) Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della stampa italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Una cinica, strumentale operazione commerciale, editoriale e politica. Giudico la decisione de “Il Foglio” di aggiungere alla normale foliazione quattro sconvolgenti pagine, la prima e l’ultima a colori, sul massacro dell’ostaggio americano e dei soldati israeliani a Gaza. Il diritto-dovere di cronaca è sacro e la libertà di informazione va affermata senza esitazione. Ma c’è un confine tra legittimo esercizio del diritto costituzionale e la bieca commercializzazione dell’orrore. Non si può contestare a nessuna testata giornalistica la scelta di pubblicare foto agghiaccianti, come quelle delle torture inflitte ai prigionieri iracheni dai soldati della coalizione, oppure quelle che vedono come vittime ostaggi o militari occidentali. Quello che occorre respingere è la strumentalità della formula editoriale, il riproporre più volte foto terribili con una insistenza sospetta ed inutile. Giuliano Ferrara “spara” immagini che nulla aggiungono all’orrore della notizia e delle immagini meno crude mostrate dai tg e da altri giornali”.

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