Lo sostiene Edward S. Herman, professore di economia all’ università di Pennsylvania ed analista dei media, in un articolo – ‘’Zio Chutzpah ed i suoi volenterosi carnefici: la grave minaccia iraniana: 12 principi di Propaganda di guerra in servizio’’ – pubblicato con traduzione italiana su Zmag - Oltre ai media sotto accusa ''la comunità internazionale.
Herman descrive così il processo che si starebbe sviluppando in questi ultimi giorni: ‘’ Al tempo della "guerra alla droga" di Bush-1°, nel 1989, Hodding Carter mise in evidenza come, grazie all'attenzione rivolta dal governo e dai media alla nuova "crisi", la considerazione popolare della gravità del problema delle droghe crebbe spettacolarmente. "La notizia più importante oggi è la guerra alla droga. Il presidente lo dice, perciò lo dice anche la televisione, i quotidiani e le riviste pure, e anche il pubblico". La notizia più importante oggi è la possibilità che l'Iran, il Piccolo Satana, possa un giorno possedere armi nucleari: lo dice il governo, lo dicono i media e oggi il triplo della popolazione rispetto a quattro mesi fa ritiene che l'Iran sia la minaccia maggiore agli Usa ed il 47% crede che l'Iran dovrebbe essere bombardato, se necessario per prevenire l'acquisizione della capacità nucleare’’. http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=248 ---------------- MEDIA INDIPENDENTI. COME E PERCHÉ CREARSI I PROPRI CANALI DI COMUNICAZIONE Un ‘’manuale di resistenza urbana’’ pubblicato da Arcanalibri spiega come fare a diventare ‘’intrepidi giornalisti indipendenti’’. Ognuno di noi ha le potenzialità per diventare giornalista, operatore video, tecnico radio, tecnico informatico o fotografo senza andare in costose università o scuole di specializzazione. Smettete di aspettare che i media ufficiali seguano le vostre storie e cominciate a costruirvi i vostri media! Risuona di nuovo la parola d’ ordine che ha accompagnato in questi anni lo sviluppo, sia teorico che pratico, della informazione di movimento - ‘’don’t hate the media, become the media’’ – che è stata alla base dell’ esperienza, fra l’ altro, di indymedia. Informationguerrilla ha messo online – vedi qui- alcuni capitoli – in traduzione italiana - di “Ricette per il caos. Manuale di resistenza urbana” a cura di CrimethInc.(un collettivo anarchico di Bloomington (Indiana), pubblicato da Arcanalibri. Un capitolo è dedicato ai media (‘’Media indipendenti: come e perché crearsi i propri canali di comunicazione’’ è il titolo). ‘’Creare i vostri canali di comunicazione – spiega il libro - vi permette di diffondere informazioni senza essere censurati o travisati, liberando voi e le persone a cui vi rivolgete dalla dipendenza dai media istituzionali. I media center indipendenti possono essere centri di attività radicale dove si aggregano gruppi altrimenti eterogenei e separati e si collegano le iniziative di intrepidi giornalisti indipendenti’’. http://www.lsdi.it/versp.php?ID_art=249