«Non è stato wild social quando i giornali hanno pubblicato online la notizia del parlamentare Pozzolo oppure della fermata fuori programma chiesta dal ministro Lollobrigida. Dalle parole del presidente della commissione Cultura, Federico Mollicone, emerge un insano desiderio di controllare l'informazione e le scelte editoriali dei direttori nonché di sostituirsi alle valutazioni deontologiche dell'Ordine dei giornalisti». Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, difende così il lavoro dei cronisti dopo l'intervista al parlamentare meloniano pubblicata da Repubblica domenica 7 gennaio 2024.
«Come ben sa Mollicone – prosegue Costante – in un Paese libero e democratico come dovrebbe essere l'Italia, se qualcuno si sente diffamato c'è sempre la via della querela per diffamazione, che peraltro questa maggioranza sta cercando di rendere più penalizzate per i giornalisti senza mai affrontare il tema delle azioni legali bavaglio. Prima di occuparsi dell'editoria e delle notizie che pubblicano i giornali, ci aspetteremmo dal governo leggi serie su antitrust, conflitto di interessi, concentrazioni editoriali».