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Sindacale 05 Ago 2006

Intercettazioni, Usigrai: "La scelta del Governo è sbagliata"

"Ci vorrebbe della sfrontatezza nel sostenere che la pubblicazione delle intercettazioni non sia stata un potente e positivo strumento di trasparenza, dunque di democrazia" afferma Roberto Natale, segretario dell'Usigrai, aggiungendo però che ci sono state anche "occasioni perse per esercitare da parte di noi giornalisti la fondamentale distinzione fra notizia e pettegolezzo: questo è il problema, ed è un problema vero. Ma la risposta scelta dal governo è sbagliata"

"Ci vorrebbe della sfrontatezza nel sostenere che la pubblicazione delle intercettazioni non sia stata un potente e positivo strumento di trasparenza, dunque di democrazia" afferma Roberto Natale, segretario dell'Usigrai, aggiungendo però che ci sono state anche "occasioni perse per esercitare da parte di noi giornalisti la fondamentale distinzione fra notizia e pettegolezzo: questo è il problema, ed è un problema vero. Ma la risposta scelta dal governo è sbagliata"

Per l'Usigrai è sbagliata "perchè alla necessità di sanzionare in modo efficace e in tempi rapidi l'informazione che ha commesso un errore non c'è bisogno di rispondere affidando il potere di punire a soggetti esterni alla categoria dei giornalisti". "Sono anni che sollecitiamo dalle forze politiche la riforma della legge istitutiva dell'Ordine, che avrebbe l'effetto di assegnare all'organo di autogoverno un vero e immediato potere sanzionatorio. Perchè il governo non ha scelto di portare al dibattito del Parlamento questo tema, anzich il ddl sulle intercettazioni? - si chiede dunque Natale - Scelta ancor più strana per un esecutivo che si mostra impegnato nella battaglia contro le bardature corporative: qui c'è una categoria che la riforma non solo non la osteggia, ma addirittura la chiede, ed il governo non vuole accorgersene. Resta il sospetto che si voglia far pagare ai giornalisti italiani un presunto 'eccesso di informazione', forse per i problemi che ha creato a qualche forza politica". (ANSA)

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