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Sindacale 12 Mag 2010

Intercettazioni, Silp Cgil: “Contro il ddl faremo battaglia”

"Non si può accettare una legge che fa abbassare la guardia al Paese nei confronti dell'illegalità e rischia di compromettere la lotta alla mafia". Così il segretario generale del Silp Cigl, Claudio Giardullo, ha commentato il ddl intercettazioni.

"Non si può accettare una legge che fa abbassare la guardia al Paese nei confronti dell'illegalità e rischia di compromettere la lotta alla mafia". Così il segretario generale del Silp Cigl, Claudio Giardullo, ha commentato il ddl intercettazioni.

Parlando durante un convegno a Roma, Giardullo ha annunciato che "contro lo svuotamento delle intercettazioni e la limitazione del diritto all'informazione" sarà condotta "una battaglia fino in fondo". Se il ddl venisse approvato, ha osservato il segretario, ci sarebbe "un arretramento delle condizioni in cui gli organi inquirenti dovrebbero effettuare il controllo di legalità e una grave compressione del diritto all'informazione, condizioni purtroppo ottimali per il consolidamento di fenomeni regressivi allarmanti come la crescente disaffezione dei cittadini dalla politica". Per evitarlo, ha aggiunto Giardullo, "la difesa della legalità diffusa deve essere in cima all'agenda politica".

Secondo il sindacato di polizia, le intercettazioni sono diventate "uno snodo cruciale, un bivio tra un'idea formale e una sostanziale del rispetto delle regole e dell'esercizio dei diritti. Incomprensibile - ha concluso Giardullo - è la decisione di concludere l'esame sul ddl sulle intercettazioni prima di quello sulla corruzione. Comprensibile è invece lo sgomento delle vittime e dei cittadini verso le intercettazioni che il Governo vorrebbe soffocare o almeno lobotomizzare". (ANSA)

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