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Editoria 16 Giu 2008

Intercettazioni, il direttore di Libero, Vittorio Feltri: “Basta dare sempre la colpa ai giornalisti”

Vittorio Feltri non ci sta: ''ma è possibile che sia sempre colpa dei giornalisti?'' si chiede a proposito del disegno di legge sulle intercettazioni. E senza mezzi termini dichiara: ''secondo me ha ragione Eugenio Scalfari'' che nel fondo di ieri su La Repubblica sosteneva che siamo di fronte ''a una vera e propria confisca dei poteri del direttore''.

Vittorio Feltri non ci sta: ''ma è possibile che sia sempre colpa dei giornalisti?'' si chiede a proposito del disegno di legge sulle intercettazioni. E senza mezzi termini dichiara: ''secondo me ha ragione Eugenio Scalfari'' che nel fondo di ieri su La Repubblica sosteneva che siamo di fronte ''a una vera e propria confisca dei poteri del direttore''.

''Non si devono - dice Feltri - punire i giornalisti ma le fonti. Se non vogliono che si pubblichino le registrazioni delle intercettazioni devono rivolgersi a chi detiene il materiale. Molto facile dare la colpa allo specchio se la realtà è brutta. Non è che la categoria brilli ma c'è un limite nel considerarci degli imbecilli''. Viviamo in un Paese spiega il direttore di Libero ''che punisce i giornalisti sottoponendoli a procedimenti penali, mentre nel resto d'Europa i giornalisti che commettono violazioni sono sottoposti a procedimento civile''. ''Una maggioranza che ha governato cinque anni, dal 2001 al 2006, non è stata capace di depenalizzare i reati attraverso stampa, poi legifera in cinque minuti - sottolinea - quando si tratta delle intercettazioni telefoniche. E chi va a punire, i giornali, i giornalisti, gli editori. Ma questo Governo cosa fa?''. ''Nel quinquennio 2001-2006 - ricorda Feltri - ho parlato personalmente con Silvio Berlusconi e mi aveva garantito che ce l'avremmo fatta a garantire una nuova normativa. Invece, non siamo stati capaci neppure di togliere i reati di opinione. Su questa materia passano gli anni e non si legifera. Invece, siccome la registrazione delle intercettazioni fa paura a Lorsignori e a tutti si deve diventare rapidissimi, tempestivi. Lo trovo assurdo e qui non esistono questioni di parte''. Il direttore di Libero precisa anche: ''sono d'accordo che c'è stato un abuso delle intercettazioni e spesso sono state pubblicate anche quelle che non avevano attinenza con il processo. Ma è possibile che sia sempre colpa dei giornalisti? Ci sarà qualcuno che darà a loro il materiale?'' ribadisce Feltri. ''A me non risulta - continua - che sia mai stato punito nessuno nella magistratura che ha fornito le notizie. Prendetevela con loro''. ''Bisogna trovare il modo - continua il direttore di Libero - per impedire che finiscano sui giornali intercettazioni che non c'entrano nulla, mentre quelle che hanno rilevanza penale non vedo perché non si debbano pubblicare''. (ANSA)

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