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Editoria 01 Giu 2010

Intercettazioni, da Camilleri a Travaglio, disobbedienza. Contro il ddl reading di libri con editori, autori e librai

''Oggi qui difendiamo la libertà di informazione ma in realtà rischiamo di non averla proprio più, l'informazione, nel senso che non ce ne sarà''. È Andrea Camilleri, il papà del commissario Montalbano, il primo degli autori a salire sul palco del Teatro Quirino di Roma. E anche se la platea è esaurita fino al primo ordine di galleria, non siamo a un debutto, ma al 'Reading di libri sulla libertà nelle librerie italiane', manifestazione che vede per la prima volta insieme un centinaio di editori, più autori e librai, a manifestare contro il ddl sulle intercettazioni.

''Oggi qui difendiamo la libertà di informazione ma in realtà rischiamo di non averla proprio più, l'informazione, nel senso che non ce ne sarà''. È Andrea Camilleri, il papà del commissario Montalbano, il primo degli autori a salire sul palco del Teatro Quirino di Roma. E anche se la platea è esaurita fino al primo ordine di galleria, non siamo a un debutto, ma al 'Reading di libri sulla libertà nelle librerie italiane', manifestazione che vede per la prima volta insieme un centinaio di editori, più autori e librai, a manifestare contro il ddl sulle intercettazioni.

''Questa legge per me ha due scopi: mettere il bavaglio alla stampa ma anche mettere magistrati, poliziotti e Pm nell'impossibilità di compiere intercettazioni – prosegue Camilleri - Sul primo punto sono certo che il governo ci verrà incontro, ma sarà irremovibile sul secondo, perché è quello che può garantire ai mafiosi e ai corrotti della cricca di fregarci nel più assoluto silenzio''. Poi passa all'appello ''a rifare la storia d'Italia'' pronunciato da Concetto Marchesi nel '43 che appare oggi drammaticamente attuale. Proprio come il discorso di Pericle agli Ateniesi, che Paolo Rossi non riuscì a leggere in tv e che ora vibra nelle parole di Rosetta Loy.

''L'Italia non sa più nulla sul mondo e sa quasi tutte cose false su quello che accade nel paese'', incalza Giovanni Sartori, indicando ''le colpe della sinistra che ha consentito a Berlusconi di impadronirsi di tutto il potere mediatico''. Uno accanto all'altro, sul palco salgono gli editori promotori dell'appello, Marco Cassini (Minimum Fax), Giuseppe Laterza e Stefano Mauri (Mauri-Spagnol). Poi ancora Corrado Augias, Antonio Di Pascale, i giuristi Stefano Rodotà e Alessandro Pace, la giovane  italo-somala Igiaba Scego (''nel mio paese dopo la dittatura è arrivata la guerra civile: speriamo non accada anche in Italia''), Guido Krainz, Tiziano Scarpa e Marco Travaglio, che avverte: ''Spero che la legge passi nella peggior versione: così sarà più facile abrogarla. Io, comunque, disobbedirò''. Chi non c'era, come Dacia Maraini o Massimo Carlotto, affida ad altri le proprie riflessioni. ''Imbavagliare la stampa è solo il primo passo - scrive Carlotto - Non resta che la disobbedienza civile''. Chiude Gianrico Carofiglio, magistrato, scrittore ma anche senatore del Pd. ''Sono qui per testimoniare la continuità tra l'opposizione in aula e la società civile - spiega - Quanto al bavaglio che citava Camilleri, era lo stesso programma della loggia P2. Non a caso vi erano iscritti anche esponenti del governo''. (ANSA)

DAL 31 MAGGIO AL 6 GIUGNO A ROMA UNA INIZIATIVA DI EDITORI, SCRITTORI, LIBRAI: “IN LIBRERIA READING DI LIBRI SU LIBERTÀ”

Reading di libri sulla libertà, dal 31 maggio al 6 giugno, nelle librerie italiane. È l'iniziativa congiunta di editori, scrittori e librai, in risposta al decreto legge sulle intercettazioni attualmente in discussione al Senato. La manifestazione di apertura si svolgerà al Teatro Quirino di Roma lunedì 31 maggio alle 17.

''La legge attualmente in discussione al Senato relativa alla pubblicabilità degli atti giudiziari, approvata in Commissione Giustizia, configura una grave limitazione della libertà di informazione dei cittadini'' sottolineano in una nota Marco Cassini e Daniele di Gennaro di Minimum fax, Alessandro e Giuseppe Laterza e Stefano Mauri, del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, promotori dell'iniziativa. ''Una libertà essenziale, tutelata non solo dalla nostra Costituzione ma anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. Una libertà - continua la nota - che si coniuga strettamente alla libertà di stampa che è la precondizione del lavoro di chi scrive, pubblica e diffonde i libri. Ci sembra importante dare un contributo alla riflessione e all'approfondimento di un tema centrale di ogni Stato di diritto, di ogni democrazia liberale. Riflessioni e approfondimenti che in gran parte sono contenuti nei libri: classici e contemporanei, di narrativa e di poesia, come di saggistica o manualistica''.

Ciascuna libreria organizzerà ora e giorno delle letture con autori e lettori, secondo un calendario che verrà reso noto nei prossimi giorni. Alla manifestazione di apertura al Teatro Quirino di Roma, parteciperanno editori, librai e diversi autori tra cui Corrado Augias, Carlo Bernardini, Andrea Camilleri, Gianrico Carofiglio, Guido Crainz, Rosetta Loy, Valerio Magrelli, Alessandro Pace, Antonio Pascale, Christian Raimo, Stefano Rodotà, Giovanni Sartori, Tiziano Scarpa, Marco Travaglio, Nadia Urbinati, Chiara Valerio, che leggeranno brani di libri dedicati alla libertà, di informazione, di opinione e di scelta e di stampa. (ANSA)

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