«Siamo pronti a costituirci parte civile nell'eventuale processo contro chi ha minacciato e insultato Federico Gervasoni, collaboratore della Stampa, per le sue inchieste sui gruppi neofascisti a Brescia, città medaglia d'argento per la Resistenza, insanguinata dalle bombe nere a Piazza della Loggia». Lo ha dichiarato il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, che ha portato al cronista la solidarietà della Fnsi, dell'Associazione Stampa Subalpina, dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte e del Comitato di redazione della Stampa.
«Tutte le istituzioni dei giornalisti assisteranno Federico nelle iniziative che intenderà promuovere. Questo comune impegno è stato riaffermato anche nell'incontro che l'Anpi di Brescia ed il suo presidente, Lucio Pedroni, hanno promosso con la vicesindaca Laura Castelletti – spiega una nota del sindacato – che ha voluto ribadire l'impegno del Comune a tenere accesi i riflettori sulla vicenda e a non lasciare solo Federico Gervasoni».
Il presidente della Fnsi, anche a nome delle altre istituzioni dei giornalisti, ha inoltre riaffermato «l'impegno a riprendere le inchieste di Gervasoni e di denunciare in ogni sede qualsiasi forma di minaccia e di intimidazione».