«I richiami a normative differenti, con filosofie differenti, rispetto a quelle che stiamo trattando per le casse libero-professionali, determinano addirittura di poter sfasciare qualche cassa. Parlo dell'Inpgi». Lo afferma il direttore generale per le Politiche previdenziali e assicurative del ministero del Lavoro, Concetta Ferrari, in audizione nella commissione parlamentare di Controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.
Si è creata «un'impasse non solo disdicevole», ma anche un «incartamento burocratico che non se ne vede la luce», sottolinea il dg. «Mi dispiace che proprio un pensionato che siede in collegio sindacale abbia fatto impugnare quella che è la delibera su un contributo, che non è di solidarietà ma di straordinarietà, che l'Inpgi ha pensato per tutte platee».
Un contributo da parte di tutti per «tenere su questo ente, e fare in modo che gli equilibri dell'ente consentano di fornire prestazioni pensionistiche e assistenziali future». Questo era «il fondamento su cui i ministeri hanno approvato le delibere dell'Inpgi». (AdnKronos – Roma, 21 settembre 2017)