Il Consiglio di amministrazione dell'lnpgi ha deciso – anche per il 2018 e quindi per il 6° anno consecutivo – l'erogazione di un importo 'una tantum' sulle tredicesime, utilizzando l'apposito Fondo di perequazione costituito in occasione del rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico del 2009, alimentato con un contributo di 5 euro mensili versato dai giornalisti attivi.
Nonostante la diminuzione del numero degli occupati, il Comitato tecnico Fnsi/lnpgi che si occupa della gestione del Fondo di perequazione ha proposto di confermare i criteri di erogazione precedentemente adottati.
Per i pensionati diretti, la 'una tantum' sarà pari a 2mila euro per le classi di importo pensionistico fino a 2.500 euro lordi mensili (beneficiari 404 rispetto ai 545 dell'anno precedente).
Per i pensionati superstiti, una 'una tantum' pari a 1.500 euro lordi alle classi di importo pensionistico fino a mille euro lordi mensili riferiti all'intero nucleo (beneficiari 15 rispetto ai 25 del 2017).
Per il 2018, dalle proiezioni effettuate dagli uffici dell'ente, è emerso che i destinatari della 'una tantum' saranno in totale 419.
«Poiché il Fondo di perequazione ha lo scopo di contribuire alla perdita del potere d'acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo, la suddetta erogazione sarà applicata alle pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2017», spiega una nota di via Nizza.
Dall'erogazione sono stati inoltre esclusi i seguenti trattamenti: anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni; pensioni non contributive; beneficiari di assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo; pensioni a superstiti riferite a posizioni de cujus con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni.
«Anche quest'anno – commenta la presidente dell'Inpgi, Marina Macelloni – l'Istituto ha deciso di tutelare i colleghi che percepiscono pensioni basse. Tale intervento è stato reso possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale dei colleghi attivi».