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La sede dell'Inpgi a Roma
Inpgi 09 Mag 2022

Inpgi, il Consiglio generale ratifica i bilanci consuntivi 2021

Numeri negativi per la Gestione sostitutiva, ma in miglioramento rispetto a quelli previsti nel bilancio di assestamento (-201 milioni anziché -225 milioni, con gestione previdenziale a -190 milioni anziché -214). Risultati positivi per la Gestione separata, con aumento di ricavi e avanzo economico rispetto al 2020.

«Nel 2021 l'Inpgi ha perso 1.022 rapporti di lavoro attivi, che si aggiungono agli 855 persi nel 2020. E sappiamo tutti che l'esodo dalle redazioni è stato frenato solo dal blocco dei licenziamenti e dall'utilizzo di strumenti come la Cigs in deroga con causale Covid, strumenti destinati ad esaurirsi nei prossimi mesi». Lo scrive Marina Macelloni, presidente dell'Ente di previdenza dei giornalisti italiani, nella relazione, pubblicata sul blog InpgiNotizie.it, che accompagna il bilancio consuntivo 2021 della Gestione sostitutiva dell'Ago, da poco ratificato dal Consiglio generale della Cassa.

«I numeri del bilancio consuntivo 2021 – si legge ancora – seppur negativi sono in miglioramento rispetto a quelli dell'assestamento approvato pochi mesi fa (-201,2 milioni anziché -225,5 milioni), così come il risultato della gestione previdenziale (-190,6 milioni anziché -214,2 milioni)».

In calo, dunque, i lavoratori attivi; aumentano i pensionati; non si arresta la crisi che da anni ormai attanaglia il settore e che, anche nel 2021, «ha determinato il ricorso agli strumenti di ammortizzazione sociale, con un costo complessivo che, nonostante il risparmio derivante dalla diminuzione di tutti gli indennizzi, è stato comunque pari a 6,8 milioni di euro (rispetto ai 9,7 milioni dell'esercizio precedente)», prosegue Macelloni.

Di tutt'altro tenore la relazione del Comitato amministratore al consuntivo 2021 della Gestione separata, la cosiddetta Inpgi2, che dal 1° luglio 2022 «sarà l'unica forma autonoma di previdenza per i giornalisti», ricorda il Comitato.

«I numeri della Gestione separata – si legge nella relazione – si presentano positivi anche per il 2021, segnando un aumento dei ricavi della gestione previdenziale del 38,06%. L'avanzo economico di gestione è risultato pari a 46,5 milioni di euro, in aumento rispetto a quello registrato nell'anno precedente (26,1 milioni nel 2020)».

Sostanzialmente stabile la platea dei contribuenti. Per quanto riguarda i liberi professioni, alla data di chiusura di bilancio risultano iscritti, con obbligo di comunicazione reddituale, 20.579 giornalisti (erano 20.698 l'anno precedente), con un reddito medio pro-capite pari a euro 15.641 euro (15.617 euro l'anno prima).

Per quanto riguarda le collaborazioni coordinate e continuative, nel corso dell'anno in esame i rapporti di co.co.co. registrati hanno riguardato 6.917 giornalisti (erano 6.875 l'anno prima), con un reddito medio pro-capite annuo pari ad euro 9.509 (anno precedente 8.895 euro).

In aumento sia la contribuzione da lavoro libero professionale, risultata pari a 39 milioni (+34,17%), che quella da collaborazioni coordinate e continuative, risultata pari a 17 milioni (+4,88% rispetto al 2020).

«Alla luce di quanto esposto – conclude il Comitato Amministratore della Gestione Separata – dopo la destinazione dell'avanzo di gestione pari a 46,5 milioni, il patrimonio netto ammonta a 782,378 milioni di euro, sufficienti a soddisfare ampiamente le annualità di riserva previste dalla legge».

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