È confermata anche per il 2021 l'erogazione di un importo una tantum sulle tredicesime dei giornalisti le cui pensioni risultano inferiori ai 35.000 euro annui. Saranno in tutto 466 i pensionati che beneficeranno del contributo stanziato grazie al Fondo di perequazione gestito da Fnsi e Inpgi: 452 pensionati diretti e 14 pensionati superstiti.
Ai titolari di pensione diretta che percepiscono un assegno mensile inferiore a 2.500 euro (pari a 35.000 euro lordi annui) andranno 2.000 euro lordi. I pensionati superstiti titolari di un assegno pensionistico fino a 1.000 euro al mese (pari a 14.000 euro lordi annui) riceveranno 1.500 euro una tantum.
La spesa complessiva ammonta a circa 925.000 euro. L'erogazione, soggetta a tassazione ordinaria, sarà applicata alle pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2020.
In base ai criteri adottati dal Comitato tecnico Fnsi/Inpgi che si occupa della gestione del Fondo, dall'erogazione sono esclusi i seguenti trattamenti:
• pensioni dirette con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni;
• pensioni a superstiti riferite a posizioni de cujus con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni;
• pensioni non contributive;
• beneficiari di assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo.
A dicembre 2020 sono stati 457 i pensionati diretti (444) e pensionati superstiti (13) che hanno beneficiato dell'erogazione una tantum, per un totale di circa 907.000 euro stanziati a valere sul Fondo.
Il Fondo di perequazione, istituito nel 2010, sulla base degli accordi contrattuali stipulati da Fnsi e Fieg, allo scopo di tutelare le prestazioni previdenziali erogate dall'Inpgi ai giornalisti pensionati, è finanziato dal contributo di 5 euro mensili versato dai lavoratori dipendenti. Finalità del contributo è sopperire, in parte, alla perdita di potere d'acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo.