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Fnsi 28 Gen 2004

Inpgi: il Cda boccia la delibera per i contributi alle Associazioni Stampa e alla Fnsi Il rincrescimento della Federazione e le proteste dell'Assostampa Emilia-Romagna e Sarda L'Aser sospende le prestazioni di assistenza previdenziale Cescut

Inpgi: il Cda boccia la delibera per i contributi alle Associazioni Stampa e alla FnsiIl rincrescimento della Federazione e le proteste dell'Assostampa Emilia-Romagna e SardaL'Aser sospende le prestazioni di assistenza previdenzialeCescutti: "Un clamoroso errore dell'opposizione"

Inpgi: il Cda boccia la delibera per i contributi alle Associazioni Stampa e alla Fnsi
Il rincrescimento della Federazione e le proteste dell'Assostampa Emilia-Romagna e Sarda
L'Aser sospende le prestazioni di assistenza previdenziale
Cescutti: "Un clamoroso errore dell'opposizione"

''Niente contributi economici dall'Inpgi alle associazioni regionali di stampa. Cosi' ha deciso oggi la maggioranza del consiglio di amministrazione presieduto da Gabriele Cescutti, bocciando una proposta dei consiglieri di opposizione che, invece, puntavano a far ottenere da subito almeno un primo contributo trimestrale a sostegno delle spese effettuate dalle associazioni per gli uffici di corrispondenza dell'istituto pensionistico, quelli nei quali i colleghi si recano per il disbrigo delle pratiche previdenziali e assistenziali''. Lo dichiarano i consiglieri dell'opposizione in una nota firmata da Silvana Mazzocchi, Maurizio Andriolo, Pierluigi Franz, Lino Zaccaria e Francesco Gerace. ''La decisione della maggioranza dei consiglieri di amministrazione - continuano i consiglieri - e' giunta al termine di una lunga discussione scaturita da una presa di posizione formale del collegio dei sindaci. I sindaci infatti hanno manifestato ufficialmente forti perplessita' circa l'adozione di una delibera con la quale il consiglio si apprestava ad erogare un contributo economico alle associazioni e, contemporaneamente, un altro contributo alla Fnsi. Proprio su quest'ultimo contributo il collegio dei sindaci ha espresso il convincimento che l'erogazione fosse inopportuna, non essendo il finanziamento legato ad una prestazione specifica. Inutilmente i consiglieri di opposizione Mazzocchi, Franz, Andriolo, Zaccaria e Gerace - sostiene ancora la nota - hanno proposto di procedere comunque all'approvazione del contributo alle associazioni regionali, rinviando ad un'altra occasione, e dopo gli opportuni approfondimenti anche di carattere giuridico, l'erogazione del finanziamento alla Fnsi. Nonostante la proposta, e l'insistenza con la quale e' stata difesa dai consiglieri proponenti, onde evitare il rischio paralisi per il funzionamento degli uffici di corrispondenza regionali, la maggioranza che governa l'istituto ha deciso di non accettare la proposta e di mettere ai voti la delibera comprensiva del contributo alla Fnsi. E quindi, di fatto, ha deciso di non dare alcun contributo a nessuno''. Per tutto cio' a loro avviso ''e' evidente a questo punto che nella categoria c'e' chi gioca allo sfascio, per motivi che non riusciamo a comprendere, o per operazioni che nulla hanno a che vedere con una corretta gestione dei fondi dell'Inpgi. I consiglieri Mazzocchi, Franz, Andriolo, Zaccaria e Gerace non hanno alcuna intenzione di assecondare le iniziative spericolate e disinvolte che alcuni, dentro il consiglio di amministrazione dell'Inpgi, stanno facendo sulla pelle delle associazioni regionali di stampa''. (ANSA). La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprime ''rincrescimento per la mancata approvazione, da parte del Consiglio di amministrazione dell'Inpgi della delibera relativa alla corresponsione dei contributi per l'assistenza previdenziale ai colleghi da parte della stessa Fnsi e delle Associazioni Regionali di Stampa''. Lo sostiene una nota della Fnsi, che spiega inoltre che ''la Segreteria ha pertanto convocato la giunta federale per giovedi' 5 febbraio per valutare l'opportunita' di iniziative relative all'attivita' di assistenza previdenziale assicurata dal sindacato alla categoria e al finanziamento erogato dalla Fnsi alle Associazioni Regionali di Stampa per il funzionamento degli sportelli per i giornalisti freelance. Tali sportelli hanno tra l'altro il compito di promuovere l~assistenza ai giornalisti relativamente alla loro iscrizione alla gestione separata per il lavoro autonomo''. (ANSA). Il Presidente dell’Inpgi, Gabriele Cescutti, ha dichiarato: “E’ falso che i consiglieri di maggioranza dell’Inpgi abbiano deciso oggi di negare i contributi economici alle Associazioni regionali di Stampa che gestiscono gli uffici di corrispondenza dell’Istituto. E’ vero, invece, che la maggioranza ha insistito per erogare i previsti finanziamenti alle Associazioni regionali e, contemporaneamente, anche quelli di spettanza della Fnsi, giudicando un clamoroso errore la volontà dell’opposizione di escludere dal finanziamento il Sindacato nazionale, alla cui attività l’Istituto e la categoria devono gran parte dei successi che hanno portato in questi anni al consolidamento dell’Inpgi. La volontà del Presidente e dei Consiglieri di maggioranza è stata dunque chiaramente espressa sia in favore delle Associazioni regionale che della Fnsi. Ciò ha provocato l’incomprensibile reazione dei Consiglieri di opposizione, che pur di non far passare il finanziamento alla Fnsi, hanno respinto ogni finanziamento anche quello relativo alle Associazioni che gestiscono gli uffici di corrispondenza. Giudichi la categoria, di fronte a tale comportamento, chi davvero gioca allo sfascio”. L’Associazione della Stampa dell’Emilia-Romagna esprime ferma protesta per il voto con il quale il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha respinto la proposta del Presidente dell’Istituto di corrispondere il contributo alla Federazione Nazionale della Stampa e alle Associazioni Regionali di Stampa per la normale attività degli organismi di tutela previdenziale dei giornalisti. Alcuni consiglieri, cercando strumentalmente di far approvare il contributo solo per le Associazioni e non per la Fnsi, hanno voluto compiere un atto ostile, di divisione nei confronti del sistema di rappresentanza di categoria nel quale le attività del Sindacato nazionale e degli uffici di corrispondenza dell’Inpgi che operano nelle Associazioni regionali di stampa sono strettamente collegate. Mentre le Associazioni regionali di stampa garantiscono quotidianamente il servizio di assistenza previdenziale a tutti i colleghi, la Fnsi ne coordina e ne sostiene l’attività, ed in particolare gli assicura il funzionamento degli sportelli per i freelance al fine di curare anche i rapporti tra i singoli e la gestione separata dell’Istituto. L’Associazione della Stampa dell’Emilia-Romagna ritiene un grave errore il voto negativo del CdA dell’Inpgi, peraltro da tempo scaduto, su una delibera di ordinaria amministrazione e dichiara l’impossibilità a garantire l’attività del proprio ufficio di corrispondenza Inpgi in assenza di un contributo certo da parte dell’Istituto. L’Associazione della Stampa dell’Emilia Romagna dichiara altresì che la sospensione delle prestazioni di assistenza previdenziale si protrarrà fino a quando l’Istituto non avrà provveduto alla corresponsione dell’indispensabile contributo da sempre erogato. L’Associazione della Stampa Sarda manifesta profondo sconcerto per gli esiti che sta producendo la “guerriglia” di componenti e persone per i nuovi vertici dell’Inpgi, ancora in attesa di un assetto stabile e sereno. La strumentale bocciatura, oggi con un voto di maggioranza anomalo (la cosiddetta minoranza più un voto della vecchia maggioranza) dei contributi alle Associazioni di stampa per il funzionamento degli uffici di corrispondenza regionale è un fatto di estrema gravità. Se le cose non cambieranno rapidamente molte Associazioni, certamente la Sarda, dovranno chiudere gli uffici di servizio e imputare all’Inpgi l’obbligo di acquisire sedi e personale proprio triplicando le spese attuali, contenute grazie al sistema della gestione partecipata e solidale di tutta la categoria. Un danno enorme per i colleghi, un colpo per la funzionalità di tutte le autonomie dell’Istituto dei giornalisti. La situazione di eccessi non solo di toni e di contrapposizioni interne, allo stato inconciliabili, rischia di portare la situazione ad un livello di non ritorno; persino ad un commissariamento, da cercare di evitare con grande lucidità. C’è da augurarsi che quanto accaduto oggi possa essere rapidamente rivisto, auspicabilmente dal nuovo Consiglio di Amministrazione che è bene sia eletto in tempi brevi. Occorre da parte di tutti un freno agli eccessi di scontro interno, acquisendo con chiarezza la considerazione che sull’Inpgi possano esserci diversità di vedute e non ci possa essere guerra infinita. Voti negativi come quello di oggi, ancorché motivato da ragioni tecniche e da un parere dei Sindaci assai discutibili, mortificano le capacità di corretta autoregolamentazione dell’Istituto e colpiscono, indistintamente, il sistema organizzativo dei giornalisti nel territorio e a livello nazionale. Il contributo della Fnsi e delle Associazioni di Stampa è concreto ed essenziale. Se viene meno una maglia del sistema esso risulta tutto intero indebolito e meno efficace nelle risposte di indispensabile servizio. L’Associazione della Stampa Sarda chiede a tutti i colleghi interessati e a tutte le Associazioni regionali di Stampa una riflessione di responsabilità e una valutazione attenta degli interessi primari collettivi che sono messi in discussione, che vengono prima di ogni altra cosa. Occorre trovare soluzioni corrette ed equilibrate, oltre gli eccessi e i personalismi, nel rispetto dello spirito delle indicazioni espresse dagli iscritti.

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