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Fnsi 11 Nov 2003

Inpgi: gli eletti Abruzzo presenta un ricorso: "Va cambiato lo statuto-truffa" Cescutti: "Abruzzo battuto, non si rassegna alla sconfitta" Fnsi: i contributi Inpgi alle associazioni servono per il finanziamento degli uffici d

Inpgi: gli elettiAbruzzo presenta un ricorso:"Va cambiato lo statuto-truffa"Cescutti: "Abruzzo battuto, non si rassegna alla sconfitta" Fnsi: i contributi Inpgi alle associazioni servono per il finanziamento degli uffici di corrispondenza

Inpgi: gli eletti
Abruzzo presenta un ricorso:
"Va cambiato lo statuto-truffa"
Cescutti: "Abruzzo battuto, non si rassegna alla sconfitta"
Fnsi: i contributi Inpgi
alle associazioni servono
per il finanziamento degli uffici
di corrispondenza

Si sono concluse le operazioni elettorali per il rinnovo degli Organi amministrativi dell'Inpgi (Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti italiani 'Giovanni Amendola'). Questi i risultati degli scrutini per la Gestione principale (Inpgi 1): CONSIGLIO GENERALE Quarantasei giornalisti in attività eletti nelle diciannove Circoscrizioni regionali (aventi diritto al voto 17.508, votanti 6.109). Piemonte: Tropea Francesco, voti 129; Reale Roberto, 95. Valle d'Aosta: Berard Ezio Vincenzo, 27. Lombardia: Negri Giovanni, 772; Chiarelli Paolo, 769; Rho Edmondo, 745; Scarinzi Claudio, 722; Gariboldi Carlo Ercole Angelo, 714; Castelli Enrico, 711; Nicotri Giuseppe, 710; Schirinzi Claudio, 698; Macelloni Marina, 667; Venchiarutti Riccardo, 649; Besana Guido, 647. Veneto: Cescutti Gabriele, 168; Carlon Daniele, 157. Trentino Alto Adige: Visentini Antonio, 136; Azzolini Luciano, 125. Friuli Venezia Giulia: Carella Roberto, 74. Liguria: Felice Elio, 83; Galiano Vincenzo, 81. Emilia Romagna: Rossi Giovanni, 140; Scalabrin Achille, 134. Marche: Varagona Vincenzo, 27. Toscana: De Anna Paolo, 82; Lazzeri Andrea, 79. Umbria: Sabatini Roberto, 25. Abruzzo: Petrarca Lodovico, 134. Lazio e Molise: Roesler Franz Pierluigi 932; Mazzocchi Silvana, 816; Gerace Francesco, 758; Conti Stefania, 746; Ugolini Marcello, 724; Ciarnelli Marcella, 680; Sassano Marco, 662; Garambois Silvia, 423; Seghetti Roberto, 390; Liguoro Luigi (Mimmo), 344. Campania: Zaccaria Lino, 361; Nardacchione Umberto, 351. Calabria: Parisi Carlo, 98. Puglia: Peragine Michele, 122. Basilicata: Cutro Savino, 54. Sicilia: Di Nuovo Giorgio, 191, Di Marco Alfio, 182. Sardegna: Siddi Francesco Angelo, 132. Del Consiglio generale fanno inoltre parte nove giornalisti pensionati, eletti su base nazionale (aventi diritto al voto 3.517, votanti 1.777). Questi i risultati delle votazioni: Gonzales Letizia, 769; Fiorito Vittorio, 698; De Vito Antonio, 646; Scarlata Orlando, 575; Marcozzi Domenico, 571; Andriolo Maurizio, 568; Saletti Paolo, 567; Signoretti Massimo, 559; Lombardi D'Aquino Giacomo, 452. COLLEGIO DEI SINDACI - elenco unico nazionale (aventi diritto al voto 21.022, votanti 7.824). Membri effettivi: Adriano Velli voti 3.273; Riccardo Sabbatini, 3.034; Guido Bossa, 2.928. Membri supplenti: Raimondi Sergio, 2.758; Cattozzi Pier Paolo, 2.352; Agostini Ganucci Cancellieri Amadore, 2.173. Gestione previdenziale separata per il lavoro autonomo (Inpgi 2). COMITATO AMMINISTRATORE (elenco unico nazionale): aventi diritto al voto 10.296; votanti 2.565. Eletti: Marciano Massimo 923; Paggi Vera, voti 895; Andolfatto Monica 863; Ercole Ezio 527; Marra Claudia 441. COLLEGIO DEI SINDACI - elenco unico nazionale (aventi diritto al voto 10.296, votanti 2.554). E' risultato eletto: Attilio Raimondi, voti 1.049. Membro supplente: Gerardo Pinto, voti 709. Secondo quanto previsto dallo Statuto, il Consiglio generale dell'Inpgi sarà convocato entro 30 giorni dalla proclamazione degli eletti, per procedere all' elezione del Consiglio di amministrazione. (ANSA) Con una istanza-ricorso, Franco Abruzzo ha chiesto oggi ai ministri vigilanti Tremonti e Maroni, alla Corte dei Conti e allo stesso presidente in carica - che per Statuto dovrà provvedere alla proclamazione - di accertare se i consiglieri eletti hanno il requisito della professionalità come prevede il Dlgs n. 509/1994 e lo Statuto della Fondazione. Abruzzo ha avanzato quattro richieste: di accertare il requisito della professionalità degli eletti prima di avviare l'iter amministrativo della proclamazione; (alle Autorità vigilanti) di accertare tale requisito prima della pubblicazione del relativo decreto di nomina sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica; · (alle Autorità vigilanti) di verificare la congruità democratica dello Statuto dell'Inpgi in relazione al rapporto elettori-consiglieri di amministrazione. (alle Autorità vigilanti) di verificare la liceità dei finanziamenti dell'Inpgi (2,4 miliardi di vecchie lire all'anno + 360 milioni di vecchie lire all'anno elargiti dalla Banca di Roma ma non contabilizzati in bilancio) al sindacato dei giornalisti (Fnsi e strutture regionali), finanziamenti non previsti dal Dlgs n. 509/1994. "Il requisito della professionalità - scrive Abruzzo - condiziona la proclamazione degli eletti. Oggi, in contrasto con la legislazione comunitaria (la quale richiede il possesso almeno di una laurea triennale), si accede alla professione giornalistica con un qualsiasi titolo di studio non inferiore alla licenza di scuola media superiore mentre chi non ne è in possesso deve sostenere un esame di cultura generale (ex articolo 33 della legge n. 69/1963). In sostanza la professionalità non può essere considerata esistente qualora essa non costituisca un dato caratterizzante l'attività professionale della categoria". "Oggi -aggiugne Abruzzo - lo Statuto truffa la maggioranza e affida il governo dell'ente alla minoranza. Le circoscrizioni Lazio/Lombardia, dove vivono il 60 per cento dei giornalisti italiani, elegge 21 consiglieri su 46. Nelle recenti elezioni è accaduto che lo schieramento di 'inpgi.sicambia' abbia vinto in maniera netta (con il 60% dei voti espressi) le elezioni a Milano, Roma e Napoli, ma non governerà l'Istituto di previdenza, nonostante vivano nelle tre Regioni (Lombardia, Lazio e Campania) il 65% degli iscritti alla Fondazione. Resteranno al governo dell'ente gli esponenti della lista di 'Autonomia e solidarietà', che ha trionfato nelle altre Regioni, le quali raccolgono appena il 35 per cento degli iscritti". Il Presidente dell'Inpgi, Gabriele Cescutti, ha diffuso la seguente dichiarazione: "Il Presidente dell’Ordine dei giornalisti di Milano, dottor Franco Abruzzo, candidato sconfitto alle recenti elezioni per il Collegio dei Sindaci dell’Inpgi, ha presentato oggi all’Istituto, e ai Ministeri del Lavoro e dell’Economia, un’istanza-ricorso affinché: 1) si accerti il requisito della professionalità dei giornalisti eletti; 2) i Ministeri vigilanti accertino la 'congruità democratica dello Statuto Inpgi in relazione al rapporto elettori – consiglieri di amministrazione'. Ci troviamo dunque di fronte al caso di un candidato il quale non riesce a rassegnarsi alla sconfitta che l’elettorato gli ha imposto, e che tenta disperatamente di recuperare sostenendo l’insostenibile: anche chiedendo un lodo sullo Statuto allo stesso Ministero vigilante che quello Statuto a suo tempo ha approvato, e persino continuando a mettere in dubbio la liceità delle convenzioni in atto tra l’Inpgi e le Associazioni stampa, per il funzionamento degli Uffici regionali dell’Inpgi". La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: In questi giorni sono state nuovamente diffuse informazioni destituite di ogni fondamento in relazione ai rapporti tra l’Inpgi e le Associazioni Regionali di Stampa. Ancora una volta dobbiamo chiarire che le Associazioni ricevono un contributo dall’Inpgi per il funzionamento degli uffici di corrispondenza e dei fiduciari il cui compito è istruire e seguire tutte le pratiche di previdenza e assistenza presso lo stesso Istituto di categoria. Si tratta di uffici con dipendenti e una gran mole di lavoro che viene svolto con efficienza e che alleggerisce i costi dell’Istituto. A sua volta, la Fnsi svolge un ruolo di intervento sul sistema previdenziale dei giornalisti ai sensi del decreto legislativo che ha privatizzato l’Istituto, con una attività contrattuale e sindacale di rilevante impegno relativa alla contribuzione e alle prestazioni. E’ singolare che si continui a mettere sotto accusa un meccanismo che da sempre valorizza la solidarietà tra i giornalisti, ma consente anche concretamente di assistere i colleghi e non appesantire i costi strutturali dell’Inpgi.

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