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Fnsi 10 Nov 2003

Inpgi, brillante risultato delle Associazioni coordinate: "Abruzzo dimentica di dire che è stato sonoramente bocciato" Impegno Sindacale Unitario: Su Inpgi “ spaccatura a metà dei giornalisti lombardi” Nuova Informazione: "

Inpgi, brillante risultatodelle Associazioni coordinate: "Abruzzo dimentica di dire che è stato sonoramente bocciato"Impegno Sindacale Unitario: Su Inpgi“ spaccatura a metà dei giornalisti lombardi”Nuova Informazione:"Chi semina ventoraccoglie tempestaBocciata la candidaturadi Abruzzo"

Inpgi, brillante risultato
delle Associazioni coordinate: "Abruzzo dimentica di dire
che è stato
sonoramente bocciato"
Impegno Sindacale Unitario: Su Inpgi
“ spaccatura a metà
dei giornalisti lombardi”
Nuova Informazione:
"Chi semina vento
raccoglie tempesta
Bocciata la candidatura
di Abruzzo"

I risultati delle elezioni per il rinnovo degli organismi dell’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, confermano, nella loro globalità, due elementi fondamentali. Il primo: è stata premiata la linea delle Associazioni regionali di stampa che sostengono un progetto per un sindacato di servizio e che rappresentano una realtà politico-sindacale concretamente presente e sensibile alle problematiche di tutti i colleghi, dipendenti o free-lance. Il secondo: il voto premia anche uno “stile” di comportamento delle Associazioni che non hanno né condiviso né risposto alla logica dell’insulto e, in alcuni casi, della diffamazione utilizzati sgradevolmente da alcuni candidati, come il presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Franco Abruzzo, il quale, non pago di una campagna elettorale “sguaiata”, si è lasciato andare a proclami trionfalistici che non hanno contatto con la realtà. Lo stesso Abruzzo dimentica di dire che la sua candidatura al collegio dei sindaci della gestione principale (Inpgi 1) non è stata premiata dagli elettori che lo hanno, complessivamente, sonoramente bocciato. Come Associazioni esprimiamo quindi soddisfazione per il brillante esito del voto che ha premiato i candidati sostenuti dalla maggioranza che guida gli Istituti della categoria e confidiamo nella riconferma di coloro che, come Gabriele Cescutti e i suoi collaboratori, hanno saputo difendere e potenziare l’ Inpgi. Marcello Zinola Coordinatore del Progetto delle Associazioni regionali di stampa per il sindacato di servizio. Impegno Sindacale Unitario esprime il proprio ringraziamento ai colleghi per la partecipazione al voto in occasione delle elezioni per l’Inpgi e per i consensi espressi alla lista promossa insieme a Nuova Informazione. Il risultato conferma l’importanza della scelta compiuta di un’alleanza che ha governato in questi anni l’Istituto difendendone l’autonomia e consolidando il patrimonio al servizio dei colleghi. A livello nazionale è stato attribuito un largo consenso ai candidati espressi dalle componenti che fanno riferimento alla maggioranza della Fnsi, in particolare nei collegi nazionali (sindaci, pensionati e Inpgi2) il risultato è stato assoluto. Mentre in Lombardia si conferma una categoria spaccata in due, dove la differenza di voti è minima. Questo nonostante l’accordo delle componenti di maggioranza in Lombarda fosse così straripante. Da sottolineare la clamorosa sconfitta del presidente dell’Ordine della Lombardia, candidato sindaco, giunto secondo nella regione e quinto a livello nazionale, quindi non eletto, nonostante una durissima campagna caratterizzata da atteggiamenti molto critici con attacchi sopra le righe al vertice dell’Inpgi e al sindacato. Chi grida di più non sempre ha ragione. L’Inpgi ha bisogno di serenità e di un impegno serio per proseguire l’opera di rafforzamento dell’Istituto. La continua conflittualità non aiuta certo l’intera categoria. Il confronto dovrà essere nel merito delle questioni, non tanto su operazioni di potere per scalzare chi in questi anni ha governato con successo l’Istituto. Questo passaggio elettorale rappresenta un momento di un percorso che vedrà nei prossimi mesi l’iniziativa di Impegno Sindacale Unitario, insieme agli alleati, in una riflessione sulle importanti scadenze di rinnovo degli altri organismi di categoria. COMUNICATO DI NUOVA INFORMAZIONE Eletti all'Inpgi 6 Consiglieri (4 attivi, 1 pensionato, 1 gestione separata) e un Sindaco di Nuova Informazione. Solida maggioranza di Autonomia e Solidarieta', col contributo di tutte le regioni. Chi semina vento raccoglie tempesta: bocciata la candidatura di Franco Abruzzo . Grazie! Grazie e faremo, come sempre, buon uso della fiducia che avete accordato alla serietà di Nuova Informazione e dei suoi candidati. Grazie ai colleghi lombardi che in numero elevato -almeno quanto nella precedente elezione- ci hanno votato, dimostrando di possedere un ottimo udito. Perché hanno prestato orecchio ai pacati ed argomentati programmi, analisi, cifre di Nuova Informazione, nonostante il sovrastante crepitio di slogan demagogici, di menzogne e volgarità, ma soprattutto di marchiani errori su leggi e calcoli (inquietante in chi si proponeva di gestire i soldi ed il futuro di tutti). Marina Macelloni, Riccardo Venchiarutti, Guido Besana e Claudio Schirinzi porteranno in Consiglio generale, a Roma, il loro personale rigore ed il comune impegno di programma. La Lombardia esprime undici consiglieri attivi, quattro nostri e sette "loro". Ma se solo poche decine di voti dividono i nostri quattro eletti dai sette dell'eterogenea coalizione "Inpgisicambia", invece un'enorme differenza corre fra la coerenza financo calvinista di Nuova Informazione e l'altrui "insalata russa" di persone ideologicamente agli antipodi. Tale cartello di "tutti contro uno" che va da Andriolo ad Abruzzo, ed in cui coabitano ex inquisiti ed i loro ex inquisitori, non avendo potuto proporre un programma organico proprio per l'interna inconciliabilità di interessi, si era inventato un nemico comune: il vertice dell'Inpgi che governa con solido successo economico nonostante le imboscate degli editori. Vecchi mezzucci... Per fortuna nella categoria dei giornalisti c'e' uno zoccolo duro di colleghi che ha memoria ed indipendenza di giudizio. E orecchio, appunto. Ai quattro eletti dal voto d'ambito regionale si sono affiancati i buoni risultati conquistati nei collegi nazionali da sindaci, consiglieri pensionati, Inpgi2. Fra i pensionati la nostra Letizia Gonzales (779) e' stata la più votata d'Italia. Al vertice anche Vera Paggi (876 voti), eletta nel Comitato amministratore Inpgi2. Importantissimo poi, fra i sindaci, il successo di Riccardo Sabbatini, con 3034 voti, ossia cinquecento preferenze più di Franco Abruzzo, quest'ultimo bocciato dagli elettori nonostante la campagna d'odio e mistificazioni scatenata con un bombardamento a tappeto di comunicati ed email. Nuova Informazione ringrazia sentitamente anche i colleghi delle altre regioni, grandi e piccole, che hanno dato o rinnovato fiducia a singoli candidati competenti e stimabili, ma soprattutto che hanno voluto varare una squadra con programma e numeri tali da garantire all'Inpgi quella solidità di gestione indispensabile in tempi tutt'altro che facili. Per completezza d'analisi ricordiamo che nelle elezioni Inpgi precedenti Nuova Informazione aveva guadagnato sette consiglieri (oggi solo quattro), nessun consigliere pensionato (oggi uno), un sindaco (confermato), un consigliere nella gestione separata (confermata). Perché solo quattro, pur avendo ottenuto lo stesso monte voti? Perché ha votato una maggior percentuale di aventi diritto al voto. Nuova Informazione e' una componente lombarda che partecipa alla rete nazionale di Autonomia e Solidarietà, ed e' presente con propri eletti nell'Inpgi, nell'Ordine, nel Sindacato, in Casagit, nel Fondo complementare. A Milano, proprio con le elezioni dell'Inpgi, ha avviato un dialogo concreto con Impegno Sindacale Unitario, la rinata componente dei cattolici democratici, dialogo che intende proseguire. Come proseguirà nella sua tradizione di forte impegno nelle battaglie civili, al fianco delle lotte per i diritti e doveri della categoria, per la libertà d'informazione insidiata, in difesa delle autonomie. Per questo ha iniziato al proprio interno una discussione, non breve ne' facile ma indispensabile, su come rappresentare al meglio, oggi, la categoria dei giornalisti: una categoria chiave per la sopravvivenza della democrazia, ma in profonda trasformazione d'estrazione, d'organizzazione del lavoro, di riferimenti culturali. Milano, 10 novembre 2003

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