Si è aperto oggi (13 maggio)a Trento a palazzo Geremia il quinto seminario «Redattore sociale», organizzato dal Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza-Trentino Alto Adige, in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti e molti altri soggetti fra cui la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Trento.
Si è aperto oggi (13 maggio)a Trento a palazzo Geremia il quinto seminario «Redattore sociale», organizzato dal Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza-Trentino Alto Adige, in collaborazione con l'Ordine dei giornalisti e molti altri soggetti fra cui la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Trento. L'appuntamento rappresenta un'importante occasione di confronto sia per gli operatori dell'informazione che per gli operatori sociali, chiamati a misurarsi con le diverse problematiche etiche e sociali connesse all'esercizio della propria professione. Sullo sfondo temi di basilare importanza quali i condizionamenti esercitati dal mercato anche nel settore dell'informazione - con il risultato che molte realtà risultano sovraesposte ed altre praticamente cancellate - il problema della selezione delle fonti, il come occuparsi dei «soggetti deboli», al di là di sensazionalismi, stereotipi e generalizzazioni. Il tema di quest'anno, come illustrato dal presidente del Cnca del Trentino Alto Adige, Diego Giacometti e dal moderatore Dario Fortin, è «Identità liquide. Operatori sociali e della comunicazione fra inquietudine e coraggio». Nell'ambito dell'evento, in serata al teatro Rosmini di Rovereto si terrà l'incontro sul tema «Diritti di cittadinanza fra inquietudine e coraggio: mafia, giustizia e impegno civile», a cura dell'Associazione l'Altra Strada e della pastorale giovanile del Decanato di Rovereto, con Giancarlo Caselli, procuratore generale di Torino.