Un milione di firme in almeno sette Paesi europei. E' l'obiettivo dell'Iniziativa europea per il pluralismo e la libertà dei media, presentata oggi a Roma, che raccoglie oltre cento tra associazioni e organizzazione della società civile in tutta Europa. Con il raggiungimento del milione di firme (raccolte non solo su moduli cartacei, ma anche online all'indirizzo www.mediainitiative.eu), sarà possibile presentare una proposta di legge direttamente alla Commissione europea.
Primo firmatario è stato ieri Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo.
L'iniziativa chiede tra le altre cose una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità, garanzie di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico, la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche, sistemi di monitoraggio europei per verificare con regolarità lo stato di salute e l'indipendenza dei media negli Stati membri.
Tra i membri del comitato promotore italiano figurano Fnsi, Articolo 21, European Alternatives/Alternative Europee, Libertà e Giustizia, Cgil, Arci, MoveOn Italia, Consiglio Italiano del Movimento Europeo-Cime, Libera Informazione, Caffè News, Associazione da Sud, Cittadinanzattiva, Società Pannunzio, Irpi, Confronti e Fcei. (ROMA, 7 FEBBRAIO - ANSA)
EDITORIA: AL VIA RACCOLTA FIRME PER PLURALISMO MEDIA IN UE
OBIETTIVO 1 MLN,COINVOLTE 100 ASSOCIAZIONI.SCHULZ 1/O FIRMATARIO
Un milione di firme in almeno sette Paesi per difendere la libertà e il pluralismo dei media in Europa, sotto attacco dei poteri forti. È l'obiettivo dell'Iniziativa europea per il pluralismo e la libertà dei media, presentata oggi a Roma, che raccoglie oltre cento tra associazioni e organizzazioni della società civile in tutta Europa. Con il raggiungimento del milione di firme (raccolte a partire da ieri non solo su moduli cartacei, ma anche online all'indirizzo www.mediainitiative.eu, per una vera democrazia digitale), sarà possibile presentare una proposta di legge direttamente alla Commissione europea e fare in modo che i cittadini europei facciano sentire la propria voce, grazie allo strumento di democrazia diretta previsto dal Trattato di Lisbona. Firmatario numero uno del documento è stato Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo.
L'iniziativa chiede, in particolare, una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità, una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico, che vale in particolare per i servizi pubblici radiotelevisivi, la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche, sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l'indipendenza dei media negli Stati membri. Tutti aspetti, è stato sottolineato durante la presentazione ai giornalisti, in cui l'Italia spicca negativamente. ''Fino ad oggi le istituzioni europee sono rimaste immobili di fronte alla continua violazione della libertà d'informazione in diversi Paesi, a cominciare da Italia e Ungheria. Chiediamo un'Europa che sanzioni non solo i deficit di bilancio, ma anche e soprattutto i deficit di democrazia e libertà'', ha dichiarato Lorenzo Marsili, portavoce europeo dell'iniziativa.
A rincarare la dose c'è anche Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, secondo il quale ''bisogna colmare lo 'spread' di democrazia che c'è nei vari Paesi e mettere mano alle leggi sull'informazione che non sono compatibili con i diritti dell'uomo''. ''La nostra ambizione è mobilitare i cittadini per rivendicare l'impegno delle istituzioni europee a sostegno dei diritti civili e delle libertà fondamentali, anche quando gli Stati li trascurano, come sempre più sta avvenendo. Aver avuto l'ok dalla Commissione Europea non era scontato: finora non si era mai occupata del pluralismo. E anche per questo il panorama si è in parte deteriorato'', ha spiegato Tana de Zulueta, portavoce italiana. Tra i membri del comitato promotore italiano figurano Fnsi, Articolo 21, European Alternatives/Alternative Europee, Libertà e Giustizia, Cgil, Arci, MoveOn Italia, Consiglio Italiano del Movimento Europeo-Cime, Libera Informazione, Caffè News, Associazione da Sud, Cittadinanzattiva, Società Pannunzio, Irpi (Investigative Reporting Project Italy), Confronti e Fcei (Federazione chiese evangeliche). (di Claudia Fascia) (ROMA, 7 FEBBRAIO - ANSA)
EDITORIA: CGIL, AL VIA CAMPAGNA EUROPEA PER PLURALISMO DEI MEDIA
Parte oggi la campagna europea per il pluralismo dei media "per ribadire ancora un volta che la libertà d'informazione e il pluralismo dei media sono dei beni insopprimibili". Una campagna promossa dal comitato italiano dell'Iniziativa Europea per il Pluralismo dell'Informazione (Eimp Italia), costituito da un vasto cartello di associazioni, tra cui la Cgil. "Lo chiediamo noi all'Europa. Potrebbe essere questo lo slogan di presentazione dell'iniziativa dei cittadini europei per il pluralismo dei media", ha spiegato oggi il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, nel corso della presentazione dell'iniziativa presso la Federazione nazionale della stampa. "Parte oggi la raccolta di firme su una proposta molto importante, nel merito e nel metodo. Con questo nuovo strumento di partecipazione - ha aggiunto Fammoni - le persone che si sentono sempre distanti dalle scelte europee, possono intervenire e avanzare direttamente proposte legislative alla Commissione europea, che non riguardino solo i temi di bilancio, ma le libertà e la democrazia". Le adesioni, ha affermato, "un milione in almeno sette paesi europei, possono essere raccolte online sui siti delle organizzazioni promotrici e voglio rivolgere un appello a tutti gli organi di informazione per far conoscere l'iniziativa e per ospitare sui propri siti la raccolta di firme online". Secondo il presidente della Fondazione Di Vittorio, "i problemi della libertà di informazione, le censure, i conflitti di interesse, così presenti in Italia, si vanno diffondendo in tutta Europa.
Occorre intervenire con regole omogenee in tutti i paesi, a cui i singoli governi possono aggiungere norme, ma sotto le quali non si può scendere. La conferma più evidente che il problema esiste è data dal sì della Commissione europea alla raccolta di firme". La Cgil, ha concluso, "assieme a tante associazioni che in questi anni si sono battute per la libertà di informazione, promuove e si impegna per il successo di questa iniziativa". (ROMA, 7 FEBBRAIO - AGI)
CONFERENZA STAMPA OGGI A ROMA NELLA SEDE DELLA FNSI
LANCIO DI UN’INIZIATIVA EUROPEA PER IL PLURALISMO DEI MEDIA
PARTECIPERANNO TANA DE ZULUETA E FRANCO SIDDI
Il 7 Febbraio alle ore 11,30 presso la Federazione Nazionale Stampa Italiana, in Corso Vittorio Emanuele II 349 Roma, si terrà la conferenza stampa per il lancio della prima iniziativa europea per il pluralismo dei media a cui parteciperà, tra gli altri, Tana de Zulueta, portavoce italiana dell’iniziativa e il Segretario generale del Sindacato dei giornalisti italiani, Franco Siddi. La libertà e il pluralismo dei media sono sotto attacco in Europa. L’erosione del diritto a un’informazione indipendente, libera e plurale è una minaccia al pieno esercizio della cittadinanza europea. Ma è un diritto che i cittadini possono rivendicare, firmando a sostegno dell’Iniziativa Cittadina Europea per il Pluralismo dei Media.
Grazie a questo nuovo strumento di democrazia partecipativa, che permette ad almeno un milione di cittadini di presentare una proposta di legge direttamente alla Commissione europea, i cittadini potranno fare sentire la propria voce. Per la prima volta, i cittadini potranno anche firmare online – un passo importante verso la democrazia digitale.
“Fino ad oggi le istituzioni europee sono rimaste immobili di fronte alla continua violazione della libertà d'informazione in diversi paesi, a cominciare da Italia e Ungheria. Con questa iniziativa chiediamo un'Europa che sanzioni non solo i deficit di bilancio, ma anche e soprattutto i deficit di democrazia e libertà” ha dichiarato Lorenzo Marsili, portavoce europeo dell’iniziativa.
Con questa proposta i cittadini europei chiedono in particolare:
1) Una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità; 2) una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico; 3) la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche; 4) sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l’indipendenza dei media negli Stati Membri.
Durante la conferenza sarà presentato il link a cui collegarsi per poter iniziare la raccolta delle firme, a cominciare dagli stessi presenti all’iniziativa del 7 febbraio.
“La nostra ambizione è quella di mobilitare i cittadini per rivendicare l’impegno delle istituzioni europee a sostegno dei diritti civili e delle libertà fondamentali, anche quando gli Stati li trascurano, come sempre più sta avvenendo,” ha spiegato Tana de Zulueta, portavoce italiana dell’iniziativa.
Per maggiori informazioni: italia@mediainitiative.eu www.mediainitiative.eu
Membri del comitato promotore italiano
FNSI, Articolo 21, European Alternatives/Alternative Europee, Libertà e Giustizia, CGIL, ARCI, MoveOn Italia, Consiglio Italiano del Movimento Europeo - CIME, Libera Informazione, Caffè News, Associazione da Sud, Cittadinanzattiva, Società Pannunzio, IRPI - Investigative Reporting Project Italy.