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Giudiziaria 07 Lug 2006

Inchiesta Mediaset: Berlusconi e Confalonieri rinviati a giudizio

Silvio Berlusconi e altri indagati nell'inchiesta Mediaset sono stati rinviati a giudizio dal gup Fabio Paparella. Con l'ex premier, fra gli altri, è stato rinviato a giudizio anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. Il processo si terrà davanti al tribunale di Milano il 21 novembre prossimo

Silvio Berlusconi e altri indagati nell'inchiesta Mediaset sono stati rinviati a giudizio dal gup Fabio Paparella. Con l'ex premier, fra gli altri, è stato rinviato a giudizio anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. Il processo si terrà davanti al tribunale di Milano il 21 novembre prossimo

Nell'inchiesta che riguarda la compravendita di diritti cinematografici e televisivi, il gup ha prosciolto Candia Camaggi, ex dirigente di Fininvest Service di Lugano, e Giorgio Vanoni, già funzionario di Fininvest, per prescrizione o condono. Tutti gli altri imputati, fra cui l'avvocato inglese David Mills, sono stati mandati a giudizio. Le accuse, a vario titolo, sono di falso in bilancio e frode fiscale per i fatti che riguardano gli anni 1998 e 1999, appropriazione indebita per i soli fatti del 1999, e di riciclaggio, limitatamente ad alcuni imputati. AVV.GHEDINI, DECISIONE PREVEDIBILE "Era una decisione prevedibile considerato quel che è sempre accaduto a Milano". Lo ha detto l'avvocato Niccolò Ghedini che, insieme al collega Gaetano Pecorella, difende Silvio Berlusconi, dopo la decisione del gup Fabio Paparella che ha rinviato a giudizio l'ex presidente del Consiglio e altre persone nell'ambito dell'inchiesta Mediaset. Il legale del leader di Forza Italia ha aggiunto che durante l'udienza preliminare sono stati negati "in maniera sistematica i testimoni che avrebbero dimostrato l'estraneità di Silvio Berlusconi". BONDI, OBIETTIVO E' DISTRUZIONE BERLUSCONI "Assistiamo ad un copione già visto, come nel 1996, anche oggi non ci si accontenta di aver conquistato il potere, ma l'obiettivo è quello di distruggere giudiziariamente il leader dell'opposizione e di disgregare così la Cdl". Lo afferma Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Fi, commentando il rinvio a giudizio di Silvio Berlusconi nell'ambito dell'inchiesta Mediaset. "Ancora una volta il popolo della libertà è costretto a resistere e difendere i principi fondamentali della democrazia. Speriamo di non essere soli in questa battaglia e ci auguriamo che a noi si uniscano anche quelle voci libere dell'attuale maggioranza di governo che si rifiutano - conclude Bondi - di vivere in un regime politico". GIRO, UNA DECISIONE GIA' SCRITTA Francesco Giro, deputato di Forza Italia giudica la decisione del rinvio a giudizio di Berlusconi per caso Mediaset "già scritta e fondata sul nulla probatorio che ancora una volta dà la misura dell'accanimento giudiziario verso Silvio Berlusconi, i suoi collaboratori, la sua azienda", conclude il deputato azzurro. (ANSA)

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