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Giudiziaria 02 Giu 2006

In Campania nominato dal gip un curatore speciale dell'Ordine dei Giornalisti

Anche l'Ordine dei giornalisti della Campania ha, in sedicesimo, il suo Guido Rossi: è Mario Simeone, irpino di San Martino Valle Caudina, napoletano, sessantasette anni, giornalista professionista in pensione, negli anni sessanta collaboratore del Mattino, dal ’70 all’ufficio stampa della giunta e del consiglio regionale della Campania, per dodici anni corrispondente del Popolo, il quotidiano della Dc, e direttore per la Campania della Radar, l’agenzia della Sinistra di Base. Simeone è stato nominato “curatore speciale” dell’Ordine dal gip del tribunale di Napoli, Lucio Aschettino, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Ida Frongillo

Anche l'Ordine dei giornalisti della Campania ha, in sedicesimo, il suo Guido Rossi: è Mario Simeone, irpino di San Martino Valle Caudina, napoletano, sessantasette anni, giornalista professionista in pensione, negli anni sessanta collaboratore del Mattino, dal ’70 all’ufficio stampa della giunta e del consiglio regionale della Campania, per dodici anni corrispondente del Popolo, il quotidiano della Dc, e direttore per la Campania della Radar, l’agenzia della Sinistra di Base. Simeone è stato nominato “curatore speciale” dell’Ordine dal gip del tribunale di Napoli, Lucio Aschettino, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Ida Frongillo

L’incarico, scrive il giudice nel decreto firmato il 15 maggio, è operativo “limitatamente alle determinazioni da assumere” nel processo che vede indagato il presidente dell’Ordine regionale Ermanno Corsi per il mancato versamento dei contributi all’unico dipendente, Costantino Trevisan, contributi che pure, nei bilanci dell’Ordine approvati dall’assemblea dei giornalisti campani, figurano come regolarmente versati. Nel decreto il giudice chiarisce che la nomina è inevitabile visto “l’evidente conflitto di interessi tra l’indagato e l’ente pubblico non economico (l’Ordine della Campania, ndr), parte offesa del presente procedimento”. Spiega poi perché va respinta la richiesta di affidare l’incarico di curatore speciale al vicepresidente dell’Ordine regionale Domenico Castellano, presentata dall’avvocato Domenico Ciruzzi, difensore di Corsi. Viste le cariche che Castellano ricopre nel sindacato, sia all’Associazione napoletana della stampa, presieduta da Gianni Ambrosino, che alla Fnsi, guidata dal tandem Franco Siddi-Paolo Serventi Longhi, “sembra emergere una specifica ipotesi di incompatibilità tra il vice presidente dell’Ordine dei giornalisti Domenico Castellano e l’ente pubblico non economico”. Il sindacato regionale, spiega Aschettino, “è in palese conflitto di interessi con l’Ordine dei giornalisti, che vanta nei confronti dell’Assostampa un credito di oltre 106mila euro per mancati versamenti delle quote degli iscritti raccolte dall’Assostampa per conto dell’Ordine”. Il gip ha anche respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura e chiesto al pubblico ministero di formulare l’imputazione coatta nei confronti di Ermanno Corsi, adempimento che verrà assolto dalla Frongillo nei prossimi giorni. L’indagine della procura di Napoli sui mancati contributi a Trevisan e sui bilanci disinvolti dell’Ordine regionale è partita nel giugno del 2002 quando i segretari campani di Autonomia e solidarietà (Capua, Fiore, Palmesano), assistiti dall’avvocato Giuseppe Fusco, presentarono un esposto sulla base delle irregolarità segnalate dai revisori dei conti dell’Ordine (Silvio Campione e Mario Simeone) nella loro relazione al bilancio letta all’assemblea dei giornalisti della Campania il 7 aprile del 2001. (da iustitia.it)

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