Il tribunale del lavoro di Roma ha condannato Agv News, società editrice del Velino, per comportamento antisindacale. «La vicenda – ricorda Stampa Romana, che ha avviato e sostenuto in giudizio il ricorso – si riferisce agli scioperi indetti da tutta la redazione a novembre scorso per dieci giorni di fronte a una cassa integrazione attivata in modo unilaterale dall'azienda con gravi problemi di organizzazione interna e di comunicazione al comitato di redazione».
Per bypassare lo sciopero il Velino si appoggiò a due società di service che coprivano il mercato calabrese per produrre notizie nazionali e fece lavorare in redazione una collega contrattualizzata per altra società su materie non di sua pertinenza.
«L'antisindacalità della condotta datoriale – scrive il giudice Redavid accogliendo la ricostruzione dei fatti presentata da Stampa Romana con l'aiuto del comitato di redazione – deriva dalle violazioni della normativa contrattuale atteso che risultano integrati comportamenti tesi a vanificare gli effetti dello sciopero proclamato attraverso la sostituzione dei redattori in sciopero attraverso l'utilizzazione difforme dalle previsioni contrattuali applicabili delle prestazioni delle società esterne di service e della giornalista Oliva, dipendente esterna».
Le norme contrattuali violate sono gli articoli 34 e 22 e gli allegati D e M del contratto nazionale di lavoro giornalistico.
«La decisione del tribunale del lavoro di Roma – rileva Lazzaro Pappagallo, segretario di Stampa Romana – ci dice che eravamo nel giusto quando denunciavamo la compressione del diritto di sciopero. La vicenda del Velino, dove da marzo tutti i graduati (un caporedattore e otto capiservizio) sono in cassa integrazione a zero ore, non si è affatto conclusa: continuano ad arrivarci segnali di una organizzazione del lavoro da catena di montaggio da primo Novecento “coordinata” da una mail spedita ogni mattina da un misterioso “relazioni istituzionali” e firmata “Paolo”. Mail che di tanto in tanto viene spedita anche per pubbliche reprimende dei colleghi. Il tutto, naturalmente, mentre il direttore responsabile Luca Simoni è spesso all’estero. Continueremo a seguire con attenzione le vicende dell'agenzia di stampa alla vigilia delle decisioni definitive del Tar sulla convenzione con Palazzo Chigi e di una ridiscussione della cassa integrazione».