Il tribunale di Lecco assolve i tre giornalisti che avevano usato uno scanner per ascoltare le trasmissioni in chiaro dei carabinieri
(AGI) - Lecco, 9 nov. - Usare uno scanner per l'ascolto in chiaro delle conversazioni delle Forze dell'Ordine non costituisce reato. In sintesi e' questo il senso della sentenza emessa oggi dal Tribunale di Lecco che ha assolto tre giornalisti lecchesi finiti a processo per essere intervenuti sul luogo di una operazione dei carabinieri di Merate dopo aver ascoltato le conversazioni attraverso una ricetrasmittente in libera vendita nei negozi. Sotto inchiesta erano finiti il direttore del quotidiano telematico 'Merateonline', Claudio Brambilla, e i giornalisti Daniele De Salvo e Fabrizio Alfano. Secondo il Tribunale di Lecco il ''fatto non costituisce reato''.