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Editoria 26 Lug 2007

Il sottosegretario Ricardo Franco Levi: “Legge delega sull'editoria domani in Consiglio dei ministri”

La legge delega sull'editoria ''dovrebbe andare domani in Consiglio dei ministri''. Lo conferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

La legge delega sull'editoria ''dovrebbe andare domani in Consiglio dei ministri''. Lo conferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Ricardo Franco Levi che oggi, a margine della firma con la Rai per la convenzione con Rai International, ha spiegato che il testo ''è alle ultime modifiche degli uffici legislativi''. (ANSA) ECCO LA BOZZA LEVI IN PRECONSIGLIO ROMA, 25 LUGLIO - È stato discusso oggi nel preconsiglio dei ministri il testo della Nuova disciplina dell'editoria e delega al governo per l'emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale. Il testo presentato dal sottosegretario Ricardo Franco Levi - che oggi è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - sarà oggetto, a quanto si apprende, di alcune riunioni per gli ultimi ritocchi alla versione che venerdì sarà discussa in Consiglio dei ministri. Il documento sarebbe dunque alle battute finali. Nella versione in possesso dell'ANSA si tratta di 28 articoli, a partire da quello che definisce il prodotto editoriale come ''qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il quale esso viene diffuso'', esclusi soltanto i prodotti discografici e audiovisivi. Riguarda aspetti nuovi come la disciplina delle rassegne stampa, i collaterali, le attività editoriali su internet, le posizioni dominanti, il mercato della pubblicità del settore, la distribuzione, il prezzo dei libri. Si affronta anche la questione del sostegno alle imprese, ridefinendo le norme e le condizioni d'accesso e le procedure per i contributi. Si prevede il credito d'imposta per investimenti finalizzati all'innovazione e il rifinanziamento del Fondo per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti. Sono previste agevolazioni per la vendita in abbonamento. Si punta alla promozione della lettura e distribuzione dei quotidiani nelle scuole. Infine si dà delega al governo per la redazione del Testo unico in materia di editoria. POSIZIONI DOMINANTI - Ferma restando la legge 416 del 1981, è l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a determinare i mercati rilevanti per il settore e ''può definire ulteriori elementi di valutazione''. La verifica è affidata sempre all'Agcom che adotta i provvedimenti necessari. In caso di violazioni si perdono i diritti alle provvidenze e alle agevolazioni mentre le sanzioni previste vanno da 10 mila a 300 mila euro. SOSTEGNO DIRETTO ALLE IMPRESE. Sostegno diretto per cooperative costituite da almeno 5 anni che associno almeno il 50% dei giornalisti dipendenti. Per i giornali di forze politiche - quotidiani, periodici e anche su internet - che facciano riferimento ad un gruppo parlamentare in una delle camere o almeno due rappresentanti eletti nelle proprie liste al Parlamento Europeo. Società la cui maggioranza sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali senza fini di lucro che abbiano maturato il diritto al 31 dicembre 2005. Imprese editrici che editino da almeno 5 anni quotidiani italiani pubblicati all'estero. Inoltre le cooperative e le imprese che perdono la qualifica di organo politico in base a questa nuova legge, ''continuano a percepire i contributi'' se entro un anno dall'entrata in vigore ''si trasformano in cooperative giornalistiche''. Per i periodici no profit che esistono da almeno 5 anni è previsto invece un fondo di dieci milioni di euro l'anno. I contributi diretti non possono in nessun caso superare il 60% dei costi per le testate politiche e il 50% dei costi per tutte le altre testate. CREDITO D'IMPOSTA PER L'INNOVAZIONE - È pari al 5% del costo sostenuto, ad esempio per beni strumentali nuovi e ristrutturazioni economico-produttive ma è nell'ambito di un tetto di spesa complessivo non superiore a 50 milioni di euro. FONDO MOBILITÀ E RIQUALIFICAZIONE - Si rifinanzia il Fondo già esistente in base alla legge 62 del 2001 con 5 milioni di euro l'anno per un quinquennio. RASSEGNE STAMPA - Si riconoscono i diritti d'autore per le rassegne stampa che, anche ad uso interno, riproducono articoli di quotidiani o periodici. INTERNET - L'iscrizione al registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa. PREZZO DEI LIBRI - Si disciplinano gli sconti e le modalità promozionali: 15% e non oltre il 20% in caso di alcune manifestazioni con alcune eccezioni per tipologie di libri, come quelli antichi o rari. PROMOZIONE DELLA LETTURA - Copie gratis alle scuole con modalità da definire con decreto del Presidente del consiglio dei Ministri, di concerto con Pubblica istruzione e con parere della Commissione tecnica consultiva per l'editoria. DELEGA AL GOVERNO. Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge il governo è delegato ad emanare un decreto legislativo per la creazione di un testo unico sull'editoria ''anche modificando o integrando le norme vigenti''. (ANSA)

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