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Sindacale 10 Lug 2009

Il Sindacato dei giornalisti della Sardegna solidale con il fotoreporter Zappadu licenziato da redattore di E Polis

 Il sindacato dei giornalisti della Sardegna si è decisamente schierato in difesa di Antonello Zappadu,  il fotoreporter degli scatti "proibiti" di Villa Certosa, licenziato nei giorni scorsi da "E Polis" dove lavorava come redattore con mansioni di photoeditor e fotogiornalista.

 Il sindacato dei giornalisti della Sardegna si è decisamente schierato in difesa di Antonello Zappadu,  il fotoreporter degli scatti "proibiti" di Villa Certosa, licenziato nei giorni scorsi da "E Polis" dove lavorava come redattore con mansioni di photoeditor e fotogiornalista.

"L’Associazione della stampa sarda - è stato annunciato questa mattina con un comunicato -  manifesta piena solidarietà al giornalista-fotografo Antonello Zappadu licenziato dal gruppo editoriale E Polis. Il sindacato dei giornalisti ritiene, infatti, del tutto pretestuosa la motivazione, addotta dall’editore, di non aver rispettato un rapporto di “esclusiva” con il giornale (peraltro posto in discussione da tempo dal collega)".   "Sarebbe molto preoccupante e grave invece se si fosse voluto “punire” il giornalista per aver divulgato fotografie “scomode - afferma poi il documento dell'Ass -  L’Associazione della Stampa, nel constatare che finora nessun provvedimento, ne’giudiziario, ne’deontologico, è stato assunto nei confronti di Zappadu, mentre le sue foto sono state pubblicate da alcuni dei più prestigiosi organi di informazione italiani e stranieri,  ricorda che “La divulgazione di notizie di rilevante interesse pubblico o sociale non contrasta con il rispetto della sfera privata quando l'informazione, anche dettagliata, sia indispensabile in ragione dell'originalità del fatto o della relativa descrizione dei modi particolari in cui è avvenuto, nonché della qualificazione dei protagonisti”.  E che: “La sfera privata delle persone note o che esercitano funzioni pubbliche deve essere rispettata se le notizie o i dati non hanno alcun rilievo sul loro ruolo o sulla loro vita pubblica” (Art. 6 Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica ai sensi dell'art. 25 della legge 31 dicembre 1996, n. 675)".  "Il sindacato dei giornalisti - conclude il comunicato - assicurerà pertanto al collega licenziato da E Polis tutta l’assistenza necessaria per vedere riconosciuto il suo diritto ad esercitare liberamente la professione".

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