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Associazioni 27 Lug 2009

Il Sindacato dei giornalisti del Veneto e l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia a fianco dei giornalisti collaboratori e freelance per la tutela dei livelli retributivi e dei diritti

“La crisi che ha investito l’editoria italiana sta provocando esodi massicci dai quotidiani e presto investirà ancheil settore della stampa periodica. Si calcola che a fine anno saranno almeno 500 i giornalistiche lasceranno i giornali per prepensionamento, esodo incentivato o cassa integrazione straordinaria. Ma in questa gravissima situazione il danno più rilevante lo subiscono i giornalisti freelance, collaboratori coordinati e continuativi, e a partita Iva.

“La crisi che ha investito l’editoria italiana sta provocando esodi massicci dai quotidiani e presto investirà ancheil settore della stampa periodica. Si calcola che a fine anno saranno almeno 500 i giornalistiche lasceranno i giornali per prepensionamento, esodo incentivato o cassa integrazione straordinaria. Ma in questa gravissima situazione il danno più rilevante lo subiscono i giornalisti freelance, collaboratori coordinati e continuativi, e a partita Iva.

 Sono colleghi che si vedono tagliati unilateralmente i già magri compensiper il loro lavoro che rappresenta invece parte essenziale della produzione giornalistica dei quotidiani, periodici, delle tv e radio locali. Gli editori infatti, non sapendo progettare un rilancio del settore per farlo uscire dalla crisi, non trovano di meglio che tagliare i costi a partire dai settori più deboli. In Veneto e in Friuli Venezia Giulia le proteste dei giornalisti collaboratori sono ormai quotidiane. I Comitati di Redazione sono intervenuti in varie occasioni chiedendo agli editori di non ridurre i compensi dei collaboratori e di dare invece il giusto riconoscimento alla loro opera quotidiana. Ma la rigidità opposta dalle direzioni aziendali ad ogni tentativo di difendere i redditi del lavoro autonomo e parasubordinato fino a negare ai rappresentanti sindacali il diritto (sancito dal contratto di lavoro Fieg-Fnsi) di rappresentare anche il lavoro non dipendente,acuisce le tensioni che recentemente sono sfociate in scioperi spontanei dei collaboratori, colleghi che rischiano in prima persona non godendo delle tutele che lo Statuto dei lavoratori e i contratti collettivi garantiscono ai dipendenti. E’ a questo punto indispensabile che i Comitati di Redazione svolgano un’attività solidale nei confronti dei colleghi autonomi difendendoli concretamente. Anche con iniziative di lotta, ove necessarie. In questo quadro di estrema gravità ilSindacato giornalisti del Veneto e l’Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, che collaborano con i gruppi organizzati di giornalisti collaboratori (Re:fusi e Coordinamento Precari e Freelance Fvg) e ne appoggiano le rivendicazioni, esprimono un giudizio molto positivo sull’interrogazione bipartisan proprio sul problema dei compensi dei collaboratori inviata da numerosi Consiglieri regionali alla Giunta della Regione Veneto. Le due Associazioni si attendono altre iniziative concrete nella stessa direzione e si impegnano a promuoverle. Assieme alla Fnsi, all’Inpgi, e alla Casagit hanno negli ultimi mesi ottenuto importanti risultati nel campo del welfare: le nuove regole in vigore garantiscono al lavoro autonomo una maggiore protezione sociale in materia previdenziale e sanitaria. Ma se le aziende non eleveranno le retribuzioni dando certezza e stabilità ai rapporti, i colleghi freelance nonpotranno mai uscire dalla precarietà. E’ quindi necessario trovare soluzioni sul piano legislativo nazionale o anche regionale per ridare dignità al lavoro autonomo giornalistico. Anche su questo fronte stiamo lavorando. Ci aspettiamo quindi che dalle parole, dalle mozioni e dalle buone intenzioni si passi ai fatti”.

Il Sindacato giornalisti del Veneto e l'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia

@fnsisocial

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