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Uffici Stampa 06 Mag 2010

Il sen. Antonio Gentile (Pdl): "La Fnsi dia risposte ai giornalisti degli uffici stampa". Giovanni Rossi (Fnsi): "E’ in corso un delicato confronto con l'Aran ed i Sindacati confederali. Il sen. Gentile si tranquillizzi: la Federazione non ha mai sm

"Ho molta stima e rispetto per il ruolo della Fnsi, considerando che sono anche iscritto all'Ordine dei giornalisti. Sottolineo, però, come la stessa Federazione sia più concentrata a condurre battaglie ideologiche contro il governo Berlusconi piuttosto che a portare a compimento alcune battaglie importanti, come quella relativa alla definizione della contrattazione con l'Aran per la legge 150".

"Ho molta stima e rispetto per il ruolo della Fnsi, considerando che sono anche iscritto all'Ordine dei giornalisti. Sottolineo, però, come la stessa Federazione sia più concentrata a condurre battaglie ideologiche contro il governo Berlusconi piuttosto che a portare a compimento alcune battaglie importanti, come quella relativa alla definizione della contrattazione con l'Aran per la legge 150".

Lo afferma il senatore Antonio Gentile, del Popolo delle libertà. "Il mio invito ai segretari Franco Siddi e Giovanni Rossi - prosegue Gentile - è quello di chiedere un incontro con il ministro Renato Brunetta, sfruttando la sua nota sensibilità istituzionale, per addivenire ad una soluzione. C'è la necessità - aggiunge Gentile - di riparare un vulnus che ancora oggi colpisce i giornalisti impegnati negli uffici stampa, meritevoli di una collocazione adeguata al loro lavoro e al loro prestigio. Aspetto risposte dai segretari della Fnsi - conclude Gentile - che potrebbero chiedere subito un incontro a Brunetta". "Si tranquillizzi il sen. Gentile, la cui attenzione al tema degli Uffici stampa pubblici è apprezzato dalla Fnsi - gli replica Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto e Responsabile del Dipartimento Uffici stampa della Federazione - La Fnsi è impegnata, proprio in questi giorni, in un delicato confronto con i sindacati confederali da una parte e con l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni dall'altra affinché si definisca un testo che sia la base della discussione sui profili professionali, così come previsti dalla legge 150. Non vi sono 'battaglie ideologiche' che ci distraggono. Semmai vi sono ipotesi di limitazione della libertà dei cittadini di essere informati che ci impegnano fortemente a prescindere dalla composizione dei governi che abbiamo di fronte e dalle maggioranze politiche che li sostengono. Al sen. Gentile suggerisco di agire nelle sedi istituzionali che gli sono proprie per sollecitare il governo a prestare maggiore attenzione alla necessità di promuovere una corretta e completa applicazione della legge 150 del 2000". Prendo atto della risposta dei vertici della Fnsi, ai quali ribadisco il mio rispetto: il mio impegno è finalizzato a risolvere un problema annoso che penalizza i giornalisti e gli uffici stampa. Lo afferma il sen. Antonio Gentile. Confido che il ministro Brunetta, il Consigliere Naddeo ed i segretari Siddi e Rossi vogliano arrivare alla definizione di una vicenda che si trascina da nove anni credo che debba essere prevista la figura dirigenziale per il capo ufficio stampa - aggiunge Gentile - e che debbano essere favoriti percorsi di superamento del precariato.
Alla Fnsi ho sempre riconosciuto il diritto di rappresentare i giornalisti: nella mia Regione, la Calabria, essa lo fa con abnegazione grazie al dott. Carlo Parisi.

Penso - conclude Gentile - che su battaglie di civiltà come questa si debba ragionare senza pregiudizi ideologici.

@fnsisocial

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