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Sindacale 17 Dic 2008

Il Segretario Generale della Fnsi, Franco Siddi, incontra il Ministro La Russa: “Grande apprezzamento per il lavoro dei giornalisti nelle aree di crisi”

“Sono apprezzabili le parole pronunciate dal Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, in ricordo dei giornalisti e delle giornaliste caduti nell’esercizio della loro professione di inviati e di operatori dell’informazione all’estero.

“Sono apprezzabili le parole pronunciate dal Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, in ricordo dei giornalisti e delle giornaliste caduti nell’esercizio della loro professione di inviati e di operatori dell’informazione all’estero.

Il ricordo di questi sacrifici, che il Ministro della Difesa ha voluto fare nel contesto dello scambio di auguri con la stampa, oltre che investire la sensibilità della categoria nel profondo, deve ora contribuire al rafforzamento di quell’attenzione e di quel rispetto reciproci che debbono sempre caratterizzare i rapporti fra mondo delle istituzioni e mondo del giornalismo, laddove a quest’ultimo competono responsabilità di testimonianza e di ricerca della verità dei fatti, pagando purtroppo anche prezzi altissimi, quando la professione si esercita in zone di conflitto o a rischio, sovente al fine di raccontare all’opinione pubblica l’andamento e il contesto delle missioni militari italiane all’estero. Alla prevenzione del rischio Federazione della Stampa e Ministero della Difesa hanno, all’indomani della tragica morte della collega Maria Grazia Cutuli, attivato un corso di formazione, con il concorso della Stato Maggiore della Difesa e della quattro Forze Armate, che ha visto nell’Ottobre scorso la sua quinta edizione, grazie alla continuità istituzionale assicurata anche per quest’anno dal Ministro la Russa, dopo i predecessori Martino e Parisi, con ciò consentendo ad oltre 120 fra colleghe e colleghi, di apprendere importanti elementi di conoscenza e di valutazione del pericolo. E’ forte l’auspicio che una qualche forma protocollare d’intesa possa garantire per il futuro all’iniziativa una possibilità di programmazione, anche per meglio favorire la partecipazione da parte dei potenziali interessati. Sarebbe infine particolarmente significativo che il Ministro della Difesa, a ricordo dei militari, dei civili, e quindi anche dei giornalisti, caduti all’estero, nell’esercizio del loro dovere e della loro professione, proponesse al Governo l’installazione di una stele commemorativa, magari nell’ambito di una sede istituzionale appropriata quale la sede del Ministero degli Esteri”.

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