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Sindacale 27 Lug 2010

Il segretario della Fnsi, Franco Siddi, in Calabria, valorizza il ruolo dei giornalisti impegnati contro la criminalità

Paola (Cosenza), 27 luglio - ''C'è una sproporzione tra l'indice di lettura dei giornali in Calabria e quello dei giornalisti minacciati e che vogliono soltanto fare in questa terra il loro lavoro con correttezza ed onestà''. La ha detto il segretario dell'Fnsi, Franco Siddi, intervenendo a Paola alla presentazione del libro di Roberta Mani e Roberto Rossi ''Avamposto'' sui giornalisti calabresi vittime di intimidazione. L'iniziativa si è svolta nell'ambito della rassegna ''Un mare di libri''.

Paola (Cosenza), 27 luglio - ''C'è una sproporzione tra l'indice di lettura dei giornali in Calabria e quello dei giornalisti minacciati e che vogliono soltanto fare in questa terra il loro lavoro con correttezza ed onestà''. La ha detto il segretario dell'Fnsi, Franco Siddi, intervenendo a Paola alla presentazione del libro di Roberta Mani e Roberto Rossi ''Avamposto'' sui giornalisti calabresi vittime di intimidazione. L'iniziativa si è svolta nell'ambito della rassegna ''Un mare di libri''.

''Non credo che il problema - ha aggiunto Siddi – consista solo nel fatto che i giornalisti vengono visti come nemici, ingiustamente, dalla criminalità. Il problema, piuttosto, è che la conoscenza è considerata un ostacolo sia da chi delinque sia da chi, comunque, non vuole che si modifichi lo status quo.
Non vogliamo che su questo tema si creino delle immagini mitiche, ma ci sono sicuramente problemi seri che vanno affrontati caso per caso. Ci troviamo, comunque, di fronte ad una situazione che preoccupa anche perché sappiamo che a fronte dei pochi giornalisti che denunciano minacce o intimidazioni, ce ne sono molti di più che reagiscono diversamente, non denunciando per evitare di finire sotto i riflettori e cercando di proseguire con serietà e rigore il loro lavoro. Noi dobbiamo essere vicini agli uni e agli altri e soprattutto fare capire che nessun giornalista minacciato deve sentirsi solo''.
Secondo Siddi, ''sono importanti gli incontri con le comunità locali come quello di stasera a Paola perché c'è bisogno di promuovere la cultura del rispetto dell'informazione e del lavoro di chi la produce come si svolge qualsiasi altra attività in modo onesto e pulito, avendo chiaro però che conoscere significa sapere e questo genera libertà e riconoscimento dei diritti reciproci. In questo senso i giornalisti sono agenti di legalità e quindi il libro di Roberta Mani e Roberto Rossi va visto non come una rappresentazione negativa della Calabria, che racchiude valori e testimonianze molto importanti troppo spesso sottovalutate, ma come un'iniziativa di riflessione profonda. L'omertà ed il silenzio non generano sviluppo''.
''Abbiamo avviato con lo Stato, ed in particolare col Ministero dell'Interno e col Capo della polizia, insieme al segretario della Fnsi della Calabria, Carlo Parisi - ha concluso Siddi - tavoli di confronto periodico perché si affronti con più incisività il nodo dell'impunità dei reati commessi contro i giornalisti. E l'Osservatorio Ossigeno, del sindacato e dell'Ordine, sta elaborando un suo rapporto anche su questa situazione''. (ANSA)

@fnsisocial

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