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Sindacale 26 Ott 2007

Il programma e la lista di “Nuovo impegno per i diritti”

Nasce da giornalisti, professionisti e pubblicisti, professionali e collaboratori (assunti, precari e liberi professionisti) che operano nella carta stampata quotidiana e periodica, in radio, televisione e internet, negli uffici stampa piccoli e grandi, pubblici e privati.

Nasce da giornalisti, professionisti e pubblicisti, professionali e collaboratori (assunti, precari e liberi professionisti) che operano nella carta stampata quotidiana e periodica, in radio, televisione e internet, negli uffici stampa piccoli e grandi, pubblici e privati.

Abbiamo come obiettivo concorrere in maniera fattiva e costruttiva alla difesa e, soprattutto, alla crescita di una categoria unita, con argomenti propositivi e innovatori, promuovendo un laboratorio progettuale permanente all’interno dell’Associazione Stampa Romana e della FNSI che aiuti e sproni tutti quanti a dare forza a istanze finora recepite in maniera insufficiente nella dialettica sindacale, regionale e nazionale. Tutto nella riaffermazione dei principi di dignità, professionalità e indipendenza del giornalista DIGNITA’ Intesa come il giusto riconoscimento intellettuale ed economico sia per coloro che vengono inquadrati nel contratto collettivo di categoria, che per quelli che giornalisti lo sono “di fatto” ma senza il pieno riconoscimento dei diritti contrattuali. PROFESSIONALITA’ Come serietà, competenza e capacità. Oggi nascono imprese editoriali senza redattori; non sempre ai titoli corrispondono le competenze e le capacità non riescono a emergere. La qualità del sistema informazione ne è minata, contribuendo ancora di più alla crisi del settore editoriale e, di conseguenza, alla crisi occupazionale. Sono cambiati i luoghi della professione, dove il giornalista esprime la propria professionalità: convivono, insieme, modelli conosciuti e si fanno strada nuove esperienze. Occorre che il sindacato contribuisca a ‘’governare il cambiamento’’. INDIPENDENZA Quale condizione di autonomia personale, di pensiero ed economica del giornalista rispetto agli editori, ai lettori e ai piccoli e grandi gruppi di pressione politica e imprenditoriale, pubblica e privata. Un’aspirazione ambiziosa che diventa utopia in condizioni di precariato, sottosalariato e divisione interna. Il modo di fare giornalismo è notevolmente cambiato nel corso degli ultimi quindici anni con l’introduzione di strumenti informatici e multimediali in costante innovazione. Allo stesso tempo è cambiata la modalità di accesso alla professione: ogni anno centinaia di studenti delle scuole hanno l’opportunità di sostenere l’esame di Stato per l’iscrizione all’albo dei professionisti, senza avere maturato esperienze sul campo e senza reali prospettive di un’occupazione stabile futura. Parallelamente coesiste una sostanziosa fetta di giornalisti (spesso lo zoccolo duro delle cronache) che tenta di acquisire lo status di professionista attraverso il percorso delle collaborazioni, per la maggior parte destinata a rimanere nel limbo dei pubblicisti. Giornalisti professionali che, seppure assunti, non potranno evitare in futuro il percorso dei 18 mesi di praticantato, con stipendio e contributi inferiori, e l’esame di Stato. Senza contare i casi di chi, pur di avere un contratto, si è visto costretto ad accettare uno stipendio più basso a parità di mansioni. NUOVO IMPEGNO PER I DIRITTI si rivolge, dunque anzitutto, alle fasce più deboli della professione, ad iniziare dai collaboratori spesso vampirizzati, dai precari di internet, giornali, radio e televisione, agli addetti stampa impropriamente inquadrati e soggetti a continui rinnovi. Vuole rompere il binomio contratti e ricatti, il calvario delle conciliazioni fittizie, per la libertà di espressione di tutti i giornalisti di serie A, B, C, D… Z. Siamo convinti che fin quando un editore avrà la possibilità di pagare cifre ben inferiori (anche nulla nel caso di uno stage) lo stesso servizio che affidato a un redattore costerebbe un’intera giornata di stipendio e contributi, sarà veramente difficile ridare il giusto valore alla professione e continuare a tutelare persino quei diritti conquistati in tanti anni di battaglie sindacali e personali. NUOVO IMPEGNO PER I DIRITTI vuole, così, garantire rappresentanza a tutti dappertutto, promuovendo l’ingresso nei CDR di rappresentanti dei precari e dei collaboratori, con modalità che garantiscano l’autonomia dei CDR e al contempo il diritto inalienabile dei più deboli ad avere rappresentanza diretta, oggi negata proprio dalla precarietà del rapporto di lavoro con l’impresa editoriale. Vuole promuovere la formazione professionale dei precari e collaboratori, spesso autori della larga parte dei contenuti pubblicati dai giornali o veicolati sulle reti radiofoniche e televisive e su internet. S’impegna ad aprire un osservatorio sui cambiamenti in atto, per anticipare e saper affrontare i paradossi a cui la precarietà e la divisione interna della categoria stanno aprendo la strada, nella logica che quanto finora rivendicato possa essere l’ancoraggio per la difesa dei diritti del giornalismo dei prossimi dieci anni. S’impegna a dare un volto ai numerosi colleghi che costituiscono oggi il grande bacino del ‘’giornalismo invisibile’’. NUOVO IMPEGNO PER I DIRITTI intende contribuire alla formazione di una cultura sindacale a favore dei diritti di tutti guardando alla propria missione in termini globali: uffici stampa e legge 150, comunicazione e comunicatori, new media, radio, tv e tv digitale, quotidiani e agenzie. La specificità di ognuno è la forza da cui trarre quegli spunti d’innovazione, agilità e dinamismo del sindacato del terzo millennio. Non limita la propria nascita all’appuntamento elettorale anzi rivendica una presenza attiva nel sindacato. Partendo dai problemi dell’oggi si rivolge al giornalismo di domani, per rafforzare l’azione che il sindacato unitario sta svolgendo a Roma, con il lavoro della Asr, e a livello nazionale nella Fnsi. CONGRESSO FNSI Aperio Bella Dany Luigi (Il Messaggero) Todini Giovanni Battista detto Gianni (Uffici Stampa) STAMPA ROMANA Todini Giovanni Battista detto Gianni (Uffici Stampa) Cionti Giuseppe (Asca) Di Lazzaro Pietro (Rai-Tg2)

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