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Inpgi 22 Gen 2009

Il presidente dell'Inpgi Andrea Camporese incontra i giornalisti del Messaggero: "Sono 378 i giornalisti dei quotidiani che hanno i requisiti per il prepensionamento come prevede la legge 416"

''Sono soltanto 378 i giornalisti dei quotidiani che hanno i requisiti per essere prepensionati. Lo ha affermato il presidente dell'Inpgi, Andrea Camporese, intervenendo, su invito del Comitato di redazione, a un'assemblea dei giornalisti del Messaggero, assieme al direttore generale dell'Istituto, Arsenio Tortora. Ne' da' notizia lo stesso Cdr in una nota.

''Sono soltanto 378 i giornalisti dei quotidiani che hanno i requisiti per essere prepensionati. Lo ha affermato il presidente dell'Inpgi, Andrea Camporese, intervenendo, su invito del Comitato di redazione, a un'assemblea dei giornalisti del Messaggero, assieme al direttore generale dell'Istituto, Arsenio Tortora. Ne' da' notizia lo stesso Cdr in una nota.

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - ''La platea dei 378 aventi titolo - ha detto Camporese - comprende tutti coloro che hanno piu' di 58 anni d'eta' e oltre 18 anni di contributi, ma meno di 35, come prevede la legge 416''. Camporese - riporta il Cdr del Messaggero - ha dunque indirettamente smentito le stime, di fonte imprenditoriale, che parlavano di 800-1000, o addirittura 1500 giornalisti da 'rottamare'. Il presidente ha definito di 'grande importanza' per i conti dell'Inpgi, la norma gia' passata alla Camera e che sta per essere votata dal Senato, che eroga dieci milioni all'anno per attuare i prepensionamenti. 'Viene tagliata la testa al toro: d'ora in poi, e per sempre, gravera' sullo Stato il costo dei prepensionamenti, che prima erano a carico dell'Istituto'. Ma con questi fondi, quanti prepensionamenti si potranno fare? 'Con 10 milioni di euro, in teoria, non piu' di 166 al primo anno - ha risposto Camporese, suffragato dal direttore Tortora - e cio' calcolando un costo medio 'storico' di 66 mila euro a persona. Ma non crediamo che si arrivi a tanto'. Il numero in piu' o in meno di prepensionati dipendera' dall'intelligenza con cui verra' gestito il fondo, e dalla trattativa con Fnsi e Comitati di redazione. Il vero punto critico della 416 e' che non definisce con chiarezza che cosa s'intenda per stato di crisi. Rispondendo ad altre domande dei redattori del Messaggero, Camporese e Tortora hanno dipinto un Istituto in buona salute, con alcuni problemi a partire dal 2022, che pero' potranno essere risolti con interventi preventivi. Preoccupano il 'turn over' ai minimi storici e l'esplosione dei contratti a termine, ma l'Inpgi ha un patrimonio immobiliare e mobiliare di di 2 miliardi di euro, mentre ci sono margini per aumentare le aliquote degli editori, oggi del 7,32 per cento piu' basse rispetto a quelle pagate da tutti gli altri datori di lavoro''.(ANSA).

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