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Sindacale 26 Nov 2007

Il presidente dell’Assostampa Puglia, Felice Salvati: “Un privilegio ospitare per la terza volta il Congresso della Fnsi”

Signor Presidente, Autorità, Colleghi, a nome di tutti i giornalisti pugliesi porgo il benvenuto a Lei Signor Presidente ai colleghi ospiti, a tutti gli intervenuti a questa cerimonia inaugurale del XXV Congresso della Stampa Italiana.

Signor Presidente, Autorità, Colleghi, a nome di tutti i giornalisti pugliesi porgo il benvenuto a Lei Signor Presidente ai colleghi ospiti, a tutti gli intervenuti a questa cerimonia inaugurale del XXV Congresso della Stampa Italiana.

Un momento importante per i giornalisti italiani, un privilegio per i colleghi pugliesi, chiamati per la terza volta ad ospitare questo evento. Un grazie mi sia consentito rivolgere alla Regione Puglia ed in particolare al presidente della Giunta, Nichi Vendola ed all’assessore al Turismo, Massimo Ostillio che dal primo momento hanno condiviso e sostenuto la volontà dell’Assostampa pugliese. Un grazie non formale devo poi rivolgere al Sindaco di Bari, Michele Emiliano ed al Comune del capoluogo che hanno reso possibile questa inaugurazione qui a Bari. La Puglia, come sapete, ha da sempre un posto di rilievo nel panorama informativo di questo Paese. Dalla “Gazzetta del Mezzogiorno”, che in questi giorni festeggia i suoi 120 anni di vita al “Nuovo Quotidiano di Puglia” leader nel Salento, al radicato “Corriere del Giorno” di Taranto si sono aggiunte ormai da sette anni le redazioni dei grandi giornali: Repubblica e Corriere (con il Corriere del Mezzogiorno) ed altre iniziative locali sorte già da tempo (ed altre in corso d’opera). Per non parlare del forte radicamento della emittenza locale: giganti come Telenorba (oltre 30 anni di vita), e tante altre (come la rinnovata Antenna Sud),Teleregione, Studio Cento, Telerama, tutte con bacini di utenza di grande rilievo. Tra l’altro la Puglia, è tra le regioni una di quelle che – in proporzione con il numero complessivo di giornalisti- forse conta più contratti di lavoro proprio nel settore dell’emittenza. Ma qui nella nostra regione c’è anche grande vivacità negli uffici stampa e nel lavoro giornalistico autonomo, con crescita considerevole di contratti anche nel settore privato. Ma, ahimè il precariato continua a crescere. Noi giornalisti dunque, in Puglia come altrove, chiediamo il diritto alla contrattazione, un diritto che non può esserci negato, e che deveassumere la regolarità e la consuetudine che esiste in altri comparti lavorativi di questo Paese. Qui, in questo Teatro che ospitò i Comitati di Liberazione, tra tanti ospiti e giornalisti, ci sono anche gli editori. E’ a loro che va il nostro appello: abbiate sempre presenti i diritti dei giornalisti che lavorano con voi come i diritti che rivendicate per le vostre aziende. Sono loro, siamo noi, parte attiva delle Vostre aziende, che non potranno mai crescere con tagli e limitazioni a cui fate abitualmente ricorso, se non farete crescere soprattutto i diritti di chi lavora per Voi. Ma l’augurio primario che viene forte dalla Puglia ai congressisti, ai giornalisti italiani ed agli editori è quello di firmare il contratto. Che questo congresso sancisca definitivamente per i giornalisti italiani il diritto al lavoro per tutti ed al rispetto delle regole. Solo lavorando per la qualità e per la verità, nelle nostre testate, noi giornalisti possiamo contribuire a far crescere la libera informazione di questo Paese, messa spesso in forte discussione. Ma i primi a consentircelo devono essere proprio gli editori, i nostri datori di lavoro. Ma la richiesta arriva forte anche dall’utenza, cioè dai lettori e dai teleradioascoltatori. E’ soprattutto a loro che tutti abbiamo il dovere di rispondere. Sono i nostri veri interlocutori, i destinatari del nostro lavoro quotidiano.

@fnsisocial

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