Manifestazioni di protesta questa settimana davanti alla sede del quotidiano a Parigi – Su 100 redattori dei due siti online del giornale (leMonde.fr e lePost.fr), 50 sono ‘freelance’ o hanno contratti a tempo determinato, che per alcuni si ripetono anche da 4-5 anni, con periodiche ’sospensioni’ di sei mesi
Una quarantina di giornalisti precari del sito web di leMonde hanno dato vita lunedì mattina a una manifestazione di protesta davanti alla sede del giornale, a Parigi. Alla protesta hanno partecipato anche dei precari dell’ edizione cartacea del quotidiano. Ebbene sì, anche questa venerabile istituzione ospita dietro la sua sontuosa facciata 48 giornalisti freelance o a tempo determinato (CDD) – tali non per scelta ma perché costretti – che reclamano da anni un contratto a tempo indeterminato.
‘’La voix du Dodo’’, un sito web francese che si occupa di stampa e giornalismo, ne ha parlato con Nicolas Enault, redattore al Monde.fr (dove si occupa dei blog) e presidente della Société des personnels, una struttura per certi versi analoga ai nostri Comitati di redazione (per approfondire vedi Lsdi, Cdr, Consigli di redazione e Società di giornalisti nella stampa scritta in Europa).
Ecco le parti più significative dell’ intervista.
Dodo : Com’ è la dimensione del precariato al Monde Interactif ?
Nicolas Enault : Enorme, riguarda praticamente un giornalista su due e quindi circa 50 ‘pigisti’ e tempi determinati su 100 giornalisti complessivi (dei due siti, leMonde.fr e lePost.fr).
(segue su Lsdi)