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Governo 24 Apr 2007

Il ministro Damiano rende esecutiva la riforma previdenziale dell'Inpgi La soddisfazione della Fnsi e dell'Inpgi per la decisione del Governo

Il Ministro del Lavoro Cesare Damiano ha reso esecutiva da martedì 24 aprile la riforma dell'Inpgi, l'Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, dopo il via libera del Consiglio di stato a cui lo stesso ministro aveva chiesto un parere in seguito all'opposizione della Fieg. Lo annuncia l'Inpgi in una nota. La Segreteria della Fnsi dà atto al Governo di avere affrontato e risolto in tempi rapidi il problema

Il Ministro del Lavoro Cesare Damiano ha reso esecutiva da martedì 24 aprile la riforma dell'Inpgi, l'Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, dopo il via libera del Consiglio di stato a cui lo stesso ministro aveva chiesto un parere in seguito all'opposizione della Fieg. Lo annuncia l'Inpgi in una nota. La Segreteria della Fnsi dà atto al Governo di avere affrontato e risolto in tempi rapidi il problema

''Il blocco esercitato dalla Fieg nei confronti della riforma previdenziale approvata dall'Inpgi il 30 giugno 2005 e' finalmente finito. Oggi il Ministro del Lavoro - rende noto l'Istituto - sulla base del parere reso dal Consiglio di Stato lo scorso 19 aprile, ha reso esecutive - pur in assenza di un ravvedimento degli Editori - la decisione del Cda dell'Inpgi con decorrenza dal 1ø gennaio 2006: le modifiche regolamentari non influiranno comunque su tutti gli iscritti che nel frattempo abbiano avuto accesso al trattamento pensionistico''. L'Inpgi spiega inoltre che ''nei prossimi giorni dovrebbe essere approvata dal Ministro del Lavoro anche la seconda delibera bloccata dalla Fieg dal giugno 2006, e riguardante misure a totale carico dell'Inpgi per favorire il riassorbimento dei disoccupati e dei cassaintegrat''. ''Gli amministratori dell'Inpgi, che per ottenere l'eliminazione del ricatto posto in atto dalla Fieg hanno sempre operato in piena intesa e con l'appoggio della Federazione della stampa - continua la nota - non possono che esprimere soddisfazione per la conclusione di una vicenda kafkiana, che ha visto per ben 22 mesi una riforma previdenziale, sollecitata dallo stesso ministero del Lavoro, bloccata dall'organizzazione datoriale, la quale per esprimere il suo parere pretendeva contropartite''. L'Inpgi esprime anche apprezzamento per la decisione del ministro Damiano che ''ha tenuto adeguato conto del giudizio finale (che si riporta di seguito) espresso nell'articolato parere del Consiglio di Stato e che costituisce una evidente critica al blocco esercitato dagli Editori: 'La Fieg non ha esercitato il proprio diritto di autonomia decisionale per esprimere il proprio dissenso o mancato consenso su una nuova disciplina previdenziale, ma solo come strumento di pressione per addivenire prima alla conclusione del contratto nazionale di lavoro di categoria e poi, con un improvviso ripensamento, ad un diverso assetto degli Organi statutari in senso piu' favorevole, per maggiore rappresentativita' alla stessa Federazione. In tal modo l'esercizio (o meglio il non esercizio) del potere negoziale e' stato preordinato ad un fine del tutto estraneo alle finalita' per cui il legislatore lo ha concepito: che sono esclusivamente quelle di una regolamentazione della materia contributiva previdenziale, senza ulteriori commistioni, o integrazioni, o condizioni'''. (ANSA) “La Segreteria della Federazione della Stampa esprime soddisfazione per la decisione del Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, di rendere operativa la delibera dell’Inpgi relativa alla riforma delle prestazioni previdenziali dei giornalisti. Sia pure con molto ritardo, ma con il rispetto della decorrenza prevista dalla delibera stessa e cioè il primo gennaio 2006, si pongono così le condizioni per preservare ancora per molti anni l’equilibrio dei conti dell’Inpgi e l’autonomia dell’Istituto. La Segreteria della Fnsi da’ atto al Ministro del Lavoro di aver affrontato e risolto in tempi rapidi una delicata questione che ha visto la Federazione degli editori, Fieg, opporsi ad un accordo sindacale utile per tutte le parti. Di fatto una ritorsione nei confronti della Fnsi per la dura vertenza contrattuale. Di grande rilevanza nella soluzione di questa vicenda è stato il lavoro tenace dell’intero Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi e in particolare del Presidente Gabriele Cescutti”.

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