CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Vertenze 31 Lug 2008

Il Gruppo Riffeser minaccia casse integrazioni, disdetta dei contratti a termine e blocco del turn-over Fnsi: “No a devastazioni dell’occupazione e sostegno ai Cdr”

"I Comitati di Redazione di "Qn", "il Resto del Carlino", "La Nazione" e "Il Giorno" respingono all'unanimità la "Nota informativa" consegnata ufficialmente dall'Azienda. E' inaccettabile la minaccia di un ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 50 giornalisti e la conseguente chiusura di 23 contratti a termine in conto organico, per i quali l'Azienda beneficia di sgravi contributivi"

"I Comitati di Redazione di "Qn", "il Resto del Carlino", "La Nazione" e "Il Giorno" respingono all'unanimità la "Nota informativa" consegnata ufficialmente dall'Azienda. E' inaccettabile la minaccia di un ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 50 giornalisti e la conseguente chiusura di 23 contratti a termine in conto organico, per i quali l'Azienda beneficia di sgravi contributivi"

"E' inaccettabile - prosegue la nota dei Cdr - anche l'annuncio del blocco del turn-over, tanto più che restano inapplicati gli accordi sottoscritti tra Azienda e Cdr nel 2003-2006 con cui sono stati fissati gli organici delle redazioni. Tutte minacce fatte con il chiaro intento di costringere i Cdr a subire un'ipotesi di riorganizzazione assolutamente irricevibile. L'Azienda infatti per l'ennesima volta pretende di cacciare decine di giornalisti con l'intento di riequilibrare i propri bilanci gravando sulle casse dell'Inpgi e tentando così di riparare clamorosi errori gestionali. Tutto ciò a fronte di trionfalistiche dichiarazioni sul buon andamento delle vendite dei giornali del Gruppo. I Comitati di Redazione ritengono invece che i mancati ricavi riguardino settori completamente estranei alla parte giornalistica (vedi la raccolta pubblicitaria e l'affollamento nelle gerenze di direttori, condirettori e vicedirettori). Riguardo, poi, ai "miglioramenti dei ricavi", i Cdr sottolineano che: a) l'aumento del prezzo dei giornali rappresenta un errore e un azzardo che potrebbe avere una grave ricaduta negativa sulle vendite, a fronte del mantenimento dei prezzi attuali dei giornali concorrenti; b) gli accordi di sinergie con editori televisivi possono riguardare solo aspetti commerciali, promozionali e pubblicitari, ma non certamente aspetti informativi. I Cdr diffidano l'Azienda a perseguire progetti di sinergie informative che violano la normativa vigente e gli accordi sottoscritti tra Cdr e Azienda. Con tali premesse, è evidente che non è possibile riaprire alcun tavolo aziendale". La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Federazione Nazionale della Stampa Italiana seguirà con attenzione le relazioni dei Cdr con la “Poligrafici Editoriale”, azienda a cui fanno capo il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, e Qn, in ordine al confronto sui progetti di riorganizzazione industriale. I Comitati di redazione hanno già dichiarato inaccettabili le minacce di ricorso alla cassa integrazione, di blocco del turn-over, di disdetta dei contratti a termine (cosa peraltro incredibile perché sostenuta da agevolazioni Inpgi). E’ di tutta evidenza che la questione delle compatibilità non è mai sfuggita alla considerazione della controparte giornalistica. Ma tentativi unidirezionali e minacce non hanno mai sistemato nessuna azienda. E l’Inpgi non è, né può essere considerato, il bancomat ad accesso libero da parte di nessuna azienda per fare successi o far quadrare i propri conti. I Cdr di Qn, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, avranno modo di ulteriormente precisare la propria iniziativa e la Società Poligrafici dovrà seguire, in termini di procedura e di merito, i canali di un serio, profondo e corretto confronto con i Comitati stessi. La Federazione Nazionale della Stampa esprime ai Comitati di redazione della Società Poligrafici Editoriale la propria solidarietà e assicura loro il suo permanente sostegno”.

@fnsisocial

Articoli correlati