Il Garante Privacy , Francesco Pizzetti, ha dato il suo consenso alla nuova versione della carta di Treviso, cioè alla serie di norme che regolano la tutela dei minori nell'attività giornalistica, con la delibera datata 26 ottobre 2006 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 novembre scorso. Si tratta, in realtà, del secondo ritocco che l'Ordine nazionale dei giornalisti apporta alla prima stesura del 1990: il primo restyling, infatti, risale al 1995 con la pubblicazione di un'integrazione, ovvero il ''Vademecum Treviso '95'', al testo originale
La carta è stata originariamente elaborata dalla Fnsi e dall’Ordine, su proposta di ''Telefono Azzurro'' e ampliata nel 1995, l’attuale ulteriore modifica, che rappresenta un ''passo in avanti verso una più profonda tutela dei diritti di anonimato e riservatezza dei bambini e dei ragazzi protagonisti o semplici testimoni di fatti di cronaca'', è stato approvato tenendo conto delle osservazioni e delle indicazioni formulate dal Garante soprattutto in merito ad Internet e ai nuovi media: il nuovo testo prevede infatti che le norme dovranno essere applicate ''anche al giornalismo on-line, multimediale e ad altre forme di comunicazione giornalistica che utilizzino innovativi strumenti tecnologici per i quali dovrà essere tenuta in considerazione la loro prolungata disponibilità nel tempo''. Tutto questo, come viene sottolineato nella nuova carta di Treviso, fermo restando il diritto di cronaca in ordine ai fatti e alle responsabilità, ma ricercando ''un equilibrio con il diritto del minore ad una specifica e superiore tutela della sua integrità psico-fisica, affettiva e di vita di relazione''. Nella carta, infine, si legge che l'Ordine dei giornalisti e Fnsi si impegnano pure a richiamare i responsabili delle reti radiotelevisive, i provider e gli operatori di ogni forma di multimedialità ad una particolare attenzione ai diritti del minore, anche nelle trasmissioni di intrattenimento, pubblicitarie e nei contenuti dei siti Internet. (Adnkronos)