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Anniversario 10 Mag 2012

Il fratello Giovanni: “Finalmente Cinisi apre le finestre” Casolare dove fu assassinato dalla mafia 34 anni sarà museo

“Nel corso della odierna riunione di Segreteria della Fnsi è stata ricordata  la figura di Peppino Impastato, fondatore e animatore di Radio Aut attraverso la quale, coraggiosamente, ha denunciato i soprusi e le connivenze della mafia con il mondo politico ed economico e per questo vigliaccamente ucciso dalla mafia 34 anni fa”."Finalmente anche a Cinisi si vedono più finestre aperte per Peppino Impastato, finalmente arriva qualche segnale". Così Giovanni Impastato, fratello del militante ucciso da cosa nostra 34 anni fa, ha salutato le scolaresche arrivate insieme ai sindaci e agli amministratori che hanno aderito alla rete di Avviso pubblico, per sfilare in corteo.

“Nel corso della odierna riunione di Segreteria della Fnsi è stata ricordata  la figura di Peppino Impastato, fondatore e animatore di Radio Aut attraverso la quale, coraggiosamente, ha denunciato i soprusi e le connivenze della mafia con il mondo politico ed economico e per questo vigliaccamente ucciso dalla mafia 34 anni fa”.
"Finalmente anche a Cinisi si vedono più finestre aperte per Peppino Impastato, finalmente arriva qualche segnale". Così Giovanni Impastato, fratello del militante ucciso da cosa nostra 34 anni fa, ha salutato le scolaresche arrivate insieme ai sindaci e agli amministratori che hanno aderito alla rete di Avviso pubblico, per sfilare in corteo.

 "Ogni anno si sottolinea la scarsa partecipazione di Cinisi - ha aggiunto Impastato - ma anche quando siamo stati a Ponteranica, in provincia di Bergamo, molte finestre erano chiuse e alcuni leghisti ci hanno contestato".
l riferimento va alla decisione presa qualche anno fa dal sindaco leghista Cristiano Aldegani di rimuovere la targa della biblioteca comunale di Ponteranica intitolata a Impastato. " Non si può imprigionare Peppino in una ideologia - ha detto il fratello - lo dimostra la presenza massiccia, quest'anno, di studenti, associazioni e del mondo cattolico". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; CASOLARE DOVE FU UCCISO DIVENTERA' MUSEO
REGIONE HA ESPROPRIATO L'IMMOBILE PER REALIZZARE INIZIATIVA
"La Regione, nella ricorrenza del 34/o anniversario della tragica morte di Peppino Impastato, ha
già avviato le procedure per l'espropriazione per pubblica utilità, sulla base di un progetto di realizzazione di un sito della memoria, del casolare e del terreno circostante a Cinisi
ove egli fu ucciso". Lo ha annunciato l'assessore regionale per l'Economia, Gaetano Armao. "Contiamo in tal modo - ha aggiunto - di poter celermente avviare i lavori per trasformare questo
luogo simbolo dell'efferata violenza mafiosa in un museo della memoria e della testimonianza della resistenza che a essa ha condotto Impastato, intendendone così ricordare e commemorare
l'impegno civile e giornalistico".
"Non avendo potuto raggiungere - ha spiegato Armao – un accordo con i proprietari e ritenendo di assoluta importanza raccogliere la richiesta venuta dalla società civile e dagli abitanti di Cinisi di recuperare questo luogo, in modo da farne occasione e strumento di conservazione della memoria della battaglia civile di Impastato e di attività per la comunità locale, si è ritenuto di intraprendere con la massima celerità l'espropriazione, per la quale è in corso l'iter, sono già disponibili le somme ed è stato individuato il responsabile del procedimento. Procedura che contiamo di definire entro pochi mesi. Per il progetto della Regione di realizzazione della casa-museo, che sarà avviato non appena definita l'espropriazione e la ristrutturazione, sono già disponibili le risorse finanziarie". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; MARCIA DEI '100 PASSI' SINDACI A CINISI
LETTERA AGNESE MORO, MIO PADRE E PEPPINO UNITI DA STESSI IDEALI
La marcia dei 100 passi dei sindaci, in ricordo di Peppino Impastato, si è aperta a Cinisi
con un saluto di Agnese Moro, figlia di Aldo Moro, ucciso dalle brigate rosse nella stessa data in cui la Sicilia ricorda l'assassinio del militante di Cinisi. "Mi piacerebbe tanto che un giorno potessimo ricordare i nostri cari non nel giorno della loro morte - scrive Agnese Moro in una lettera indirizzata a Giovanni Impastato - ma nel giorno nel quale festeggiamo la nascita della nostra Repubblica, il 2 giugno. Allora avrebbero davvero il loro posto, che non è quello di vittime, ma quello di costruttori coraggiosi di un Paese in cui ci sia posto per tutti, con uguale dignità e rispetto".
"Tuo fratello e mio padre erano molto diversi. Ma qualcosa li unisce - aggiunge -, qualcosa che viene prima e va al di là del fatto di essere stati uccisi, e per di più lo stesso giorno.
Credo che entrambi amassero la giustizia e la liberazione, da ottenere con la mite e coraggiosa strada della democrazia, che é tale solo con l'assunzione di responsabilità da parte di
ognuno. Come tanti, prima e dopo di loro, hanno pagato questi amori a caro prezzo. Sapevano che poteva succedere, ma non si sono fermati. Un po' vorrei che l'avessero fatto e che non ci
avessero lasciati soli. Ma era la loro strada. A noi è rimasto l'incarico gravoso di essere testimoni del loro impegno. Per fortuna oggi - conclude Agnese Moro- possiamo condividere questo
onere con un numero sempre più ampio di persone, tra cui tanti giovani, che hanno trovato in Peppino e Aldo degli amici che possono accompagnarli e aiutarli a scegliere la strada giusta".
I sindaci hanno percorso con le fasce tricolori, insieme agli studenti, i 100 passi che separano Casa Badalamenti da casa Memoria, e hanno scoperto la prima pietra d'inciampo di un percorso della memoria dedicato a Impastato e alle altre vittime di mafia. (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: DI PIETRO, SIANO ESEMPIO IDEE E CORAGGIO IMPASTATO
"Le idee e il coraggio di denunciare di Peppino Impastato sono ancora oggi l'esempio da seguire nella lotta a tutte le mafie". E' quanto scrive su twitter il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ricordando l'uccisione di Impastato da parte della mafia il 9 maggio 1978.  (ROMA, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; ORLANDO, NESSUNO DIMENTICHI SUO SACRIFICIO
"Nessuno deve dimenticare il coraggio di Peppino Impastato che arrivò fino al sacrificio della sua stessa vita. Non si è mai piegato ai ricatti mafiosi ed ha lottato per far trionfare l'onestà e la cultura della legalità. Impastato è un faro per le nuove generazioni che spesso sono prive di punti di riferimento ed è esempio per tutti coloro che vogliono un futuro libero dai condizionamenti e
dal cancro di tutte le mafie". E' quanto afferma in una nota il candidato a sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; FERRERO, ESEMPIO STRAORDINARIO PER TUTTI NOI
"Non posso mancare alla manifestazione in memoria di Peppino Impastato: è per noi, per
tutta la sinistra, un esempio straordinario, attualissimo, di impegno, militanza, coerenza politica. Per questo, insieme a tanti compagni che continuano a mantenere vivo il ricordo e la memoria della sua vita, sarò a Cinisi oggi, a 34 anni dalla sua tragica morte". Lo afferma il segretario nazionale di
Rifondazione comunista Paolo Ferreo, che sarà a Cinisi nel pomeriggio per il corteo in memoria del fondatore di Radio Aut.
"Il suo 'no' alla mafia, la sua etica politica e intellettuale - aggiunge Ferrero - sono un faro per le nuove generazioni e per noi tutti che con Peppino abbiamo condiviso anni importanti di formazione politica, anni importanti per la storia del nostro Paese e un pezzo del percorso di Democrazia
proletaria. Al contrario di quanto dice Grillo la mafia uccide; non possiamo avere nessuna indulgenza e ripetiamo, come diceva Peppino, che la mafia è una montagna di merda". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; DILIBERTO, LIMPIDO ESEMPIO IMPEGNO CIVILE
"Peppino Impastato è un limpido esempio di impegno civile e politico, di un giovane militante
comunista che non ha chinato la testa alla mafia e ha pagato con la vita il suo coraggio". Lo dice Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, che prosegue: "Il suo coraggio é stato ed è tutt'oggi altamente pedagogico per l'impegno delle giovani generazioni contro la criminalità organizzato.
Anche nel suo nome in questi giorni, a partire da Palermo, si stanno scrivendo delle pagine splendide di rinascita della Sicilia". (ROMA, 9 MAGGIO - ANSA)
MAFIA: IMPASTATO; CGIL AL FIANCO DEI MANIFESTANTI
"La bellissima e partecipata manifestazione di oggi a Cinisi in ricordo di Peppino Impastato,
organizzata da Giovanni Impastato assieme ad avviso pubblico, è stata un momento importante, che ha visto le istituzioni, i giovani e le associazioni come la Cgil partecipare insieme all'insegna del ricordo ma anche del rilancio dell'azione sociale e pubblica contro la mafia e per la legalità". Lo
afferma Maurizio Calà, che ha partecipato al corteo in rappresentanza della Cgil nazionale e della Cgil di Palermo.
"Una manifestazione pregevole e importante non solo per il ricordo di Peppino Impastato ma anche - aggiunge Calà - per il percorso della memoria nel ricordo di altre vittime, che si è snodato attraverso le case della gente aperte, i balconi spalancati, con le foto appese e le poesie dei ragazzi, per ricordare tra gli altri Dalla Chiesta, Rita Atria, il giudice Livatino, Pippo Fava fino al piccolo Giuseppe Di Matteo.
"La collaborazione della Cgil - conclude Calà - per le attività dell'associazione culturale Casa memoria è totale per la simbologia che la figura di Peppino rappresenta per noi, per la Sicilia e per la lotta alla mafia". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA)

MAFIA: IMPASTATO; GRANDE SUD, RICORDARE TUTTI GLI EROI
"Oggi i professionisti dell'antimafia di ciascuna memoria con puntuale diligenza ricordano la figura di Peppino Impastato, ieri con altrettanta disattenzione non hanno difeso la sua memoria dall'indegno paragone di quel ragazzotto No Tav che diede della pecora ad un carabiniere. Gli eroi si celebrano, sempre. Gli eroi si ricordano, sempre. Gli eroi si difendono, sempre". Lo afferma, in una nota, la coordinatrice nazionale dei Club di Grande Sud, Costanza Castello.
"Peppino Impastato - aggiunge l'esponente del movimento arancione - è il simbolo della ribellione, mai sopita, dei giovani siciliani contro la mafia. Le sue parole erano chiare, mai equivoche. Il suo pensiero onesto, sincero, mai ambiguo.
Ecco - prosegue -, se qualcuno oggi avesse un'identica linearità di comportamento nel ricordare e difendere i veri eroi della lotta alla mafia, forse ne gioverebbero tutti.
Soprattutto - conclude Castello - i giovani siciliani sempre alla ricerca di messaggi e messaggeri credibili e non schiavi delle convenienze-connivenze politiche". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA)

MAFIA: IMPASTATO; LUMIA, SFIDO' LA CULTURA DELL'OMERTA'

"La testimonianza di Peppino Impastato ha un valore straordinario nella lotta alla mafia, perché è la battaglia di un giovane coraggioso che sfidò la cultura dell'omertà e del compromesso". Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia, ricordando Peppino Impastato ucciso a Cinisi (Palermo) il 9 maggio 1978.
"Il suo messaggio è di estrema attualità per le nuove generazioni, perché oggi come allora - prosegue - Cosa nostra controlla l'economia e la società, negando ai giovani ed ai cittadini diritti ed opportunità. Ecco perché è indispensabile che ognuno - la politica, la società civile e i cittadini - faccia la propria parte, coltivando la memoria di Peppino con l'impegno quotidiano per la legalità e lo sviluppo". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; GARAVINI (PD), UOMO CHE NON SI E' PIEGATO
"Peppino Impastato, ucciso 34 anni fa per ordine del boss Tano Badalamenti, era un uomo dalla schiena dritta che non ha esitato a compiere scelte nette, di verità e di denuncia. Non si è voltato dall'altra parte, non ha accettato i compromessi ma ha avuto il coraggio di parlare e di impegnarsi per combattere la mafia e difendere il proprio territorio". Lo ha detto a Montecitorio Laura Garavini, capogruppo Pd nella Commissione Antimafia, ricordando la figura del giovane ucciso dalla mafia 34 anni fa.
"L'iniziativa '100 passi dei sindaci', promossa da Avviso Pubblico e dalla Casa Memoria Peppino Impastato, onora la sua memoria: questa mattina in ricordo di Peppino Impastato, tanti
amministratori, sindaci, assessori, consiglieri comunali, provenienti da tutta Italia, alcuni dei quali già sono stati vittime di minacce di natura mafiosa, si sono dati appuntamento proprio a Cinisi, per sfilare e ripercorrere quegli stessi 100 passi che divideva la casa di Impastato da quella di Tano Badalamenti. E' un'iniziativa che deve essere apprezzata e sostenuta, il Partito democratico è accanto ad Avviso Pubblico e ai 'sindaci dei 100 passi'", conclude. (ROMA, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; DELLA VEDOVA, GRAZIE LUI SICILIA MIGLIORE
"Se la Sicilia non è più una regione in cui la parola 'mafia' può essere pronunciata solo
per dire che 'la mafia non esiste' e se, malgrado le infiltrazioni criminali nell'economia legale e nella vita civile, la mafia non è più padrona della politica siciliana, questo lo si deve anche al sacrificio di Peppino Impastato, a cui oggi, a distanza di 34 anni dalla sua morte, non dobbiamo solo riconoscere il coraggio, ma anche il merito di avere reso la Sicilia una terra più bella e migliore". Lo afferma in una nota il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova. (ROMA, 9 MAGGIO - ANSA) GIORNATA MEMORIA: CASCIO RICORDA MORO E IMPASTATO
"Aldo Moro e Peppino Impastato credevano nella libertà e nella democrazia e entrambi hanno lottato sempre con coraggio in nome di questi ideali e per garantire un futuro alle giovani generazioni". Lo ha detto il Presidente dell'Ars, Francesco Cascio, ricordando lo statista e esponente della Dc, Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse e Peppino Impastato, ucciso dalla mafia a Cinisi (PA), nel 1978.
Cascio ha aggiunto: "Nel Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi a loro deve andare - prosegue – il nostro commosso pensiero, ma ad esso deve affiancarsi un impegno concreto per combattere con incisività e incondizionatamente chi cerca di sopraffare i valori civili e costituzionali del Paese". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO; FERRANDELLI, ONORARE LA SUA MEMORIA
"Peppino Impastato è un punto di riferimento nella ribellione alla cultura mafiosa e nell'impegno
per l'affermazione della legalità: il suo insegnamento, oggi, é un patrimonio collettivo da tutelare e valorizzare". Lo dice Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco a Palermo, che questo pomeriggio sarà a Cinisi per la commemorazione.
"Il lavoro quotidiano di tanti - prosegue Ferrandelli – come gli amici di 'Radio Cento Passi' che portano avanti le idee di Peppino, rappresenta il modo migliore per onorare al sua memoria". (PALERMO, 9 MAGGIO - ANSA) MAFIA: IMPASTATO;VENDOLA, RICORDO MADRE, LE PORTAMMO VERITA'
"Lo sguardo di mamma Felicia quando nel dicembre 2000 le portammo la relazione della Commissione Antimafia con la verità su Peppino Impastato. Uno dei ricordi più belli della mia vita". Così Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, ricorda Peppino Impastato, su twitter. (ROMA, 9 MAGGIO - ANSA)

 

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