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Lutto 06 Apr 2012

Il cordoglio della Fnsi: “Un professionista brillante A lungo dirigente di punta del Sindacato di categoria”

“Suscita profonda tristezza la notizia della morte di Giacomo Lombardi, Giacomino per tutti coloro che lo conoscevano da vicino o hanno lavorato con lui al Mattino, nel Sindacato, nell’Inpgi o nell’Ordine dei Giornalisti.La Fnsi lo ricorda con affetto per le qualità umane e per la capacità di dialogo e di perenne cordialità di rapporti anche nei momenti di duro confronto, per la dedizione verso le organizzazioni rappresentative dei giornalisti e per la valorizzazione della fatica democratica interna all’organizzazione di categoria.

“Suscita profonda tristezza la notizia della morte di Giacomo Lombardi, Giacomino per tutti coloro che lo conoscevano da vicino o hanno lavorato con lui al Mattino, nel Sindacato, nell’Inpgi o nell’Ordine dei Giornalisti.
La Fnsi lo ricorda con affetto per le qualità umane e per la capacità di dialogo e di perenne cordialità di rapporti anche nei momenti di duro confronto, per la dedizione verso le organizzazioni rappresentative dei giornalisti e per la valorizzazione della fatica democratica interna all’organizzazione di categoria.

Componente della Giunta esecutiva negli anni Ottanta e Novanta, Giacomino Lombardi ha portato nella Fnsi un contributo prezioso di idee, di impegno, di attenzione ai diritti morali e materiali dei giornalisti, convergente in un Sindacato unitario ma sempre pluralista, con una cura speciale per il patrimonio professionale e culturale del giornalismo del Mezzogiorno.
Il Segretario Generale, Franco Siddi, il Presidente, Roberto Natale, la Giunta esecutiva, il Consiglio Nazionale, il Direttore, Giancarlo Tartaglia, si uniscono al cordoglio della famiglia e dei colleghi dell’Associazione Napoletana della Stampa in questo momento di tristezza e dolore per la scomparsa di una persona cara, amica e di un giornalista brillante e valoroso.” GIORNALISTI: MORTO A BENEVENTO GIACOMO LOMBARDI
DOMANI MATTINA I FUNERALI A SAN LORENZELLO
E' morto la scorsa notte nell'ospedale Rummo di Benevento il giornalista Giacomo Lombardi. Era nato a Napoli e aveva compiuto 80 anni il primo aprile scorso. Da qualche anno si era ritirato nella tenuta di famiglia a San Lorenzello, in provincia di Benevento, e negli ultimi tempi le sue condizioni di salute avevano subito un peggioramento. I funerali si svolgeranno domani mattina alle ore 10.30 nella chiesa di San Lorenzo, a San Lorenzello.
La figura professionale di Giacomo Lombardi è legata strettamente alla storia degli ultimi decenni del quotidiano Il Mattino, giornale in cui era stato assunto negli anni '50 come correttore di bozze e nel quale era divenuto poi giornalista. Al Mattino Giacomo Lombardi aveva svolto tutta la sua carriera: da praticante a vice direttore, fino a raggiungere la carica di condirettore, sotto la direzione di Sergio Zavoli. Si era dedicato sempre all'organizzazione del giornale del quale conosceva tutti i segreti, avendo cominciato la sua carriera ai tempi di Giovanni Ansaldo ed avendola conclusa con Zavoli.
Lombardi rivestì per moltissimi anni anche importanti incarichi sindacali e di rappresentanza negli organismi della professione giornalistica. Fu a lungo presidente dell'Associazione Napoletana della Stampa e del Circolo della Stampa di Napoli e anche consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, nonché consigliere nazionale dell'Inpgi e membro della giunta esecutiva della Federazione Nazionale della Stampa.
Figlio d'arte - la madre, Maria Luisa d'Aquino, poetessa, scrittrice e giornalista, curò per molti anni al Mattino la rubrica dei 'Mosconi' - Lombardi ebbe un'infanzia caratterizzata dalla prematura morte del padre, il Tenente Colonnello dei Bersaglieri, Umberto Lombardi, trucidato dai nazisti dopo l'8 settembre 1943, per aver salvato il suo Reggimento e la popolazione di Solofra, in provincia di Avellino, dopo lo sbarco della quinta armata degli Americani del generale Clark a Salerno (17 settembre 1943).
Toccò alla madre, Maria Luisa d'Aquino far crescere da sola i cinque figli Giacomo, Ettore, Luciano, Gianfranco e Guido. Anche Luciano imboccò la strada del giornalismo, professione nella quale militò brillantemente alla Rai. Gli altri tre fratelli si dedicarono invece con successo alla musica e allo spettacolo. (BENEVENTO, 6 APRILE - ANSA)

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