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Rai 08 Set 2010

Il coordinamento dei Cdr della TgR Usigrai: “Impoverita l’informazione”

''La compressione, nella passata stagione, di rubriche storiche della Tgr ( Est Ovest e Levante) e la fusione di altre (I nostri soldi e Tgr Agricoltura) hanno configurato già un pesante impoverimento del servizio pubblico sul territorio. La cancellazione della terza edizione della Tgr e, dopo la protesta dell'Usigrai, l'ipotesi di trasferimento della stessa sul canale digitale di Rainews configura un ulteriore danno''. Lo rileva, in una nota, il coordinamento dei CdR della Tgr Usigrai.

''La compressione, nella passata stagione, di rubriche storiche della Tgr ( Est Ovest e Levante) e la fusione di altre (I nostri soldi e Tgr Agricoltura) hanno configurato già un pesante impoverimento del servizio pubblico sul territorio. La cancellazione della terza edizione della Tgr e, dopo la protesta dell'Usigrai, l'ipotesi di trasferimento della stessa sul canale digitale di Rainews configura un ulteriore danno''. Lo rileva, in una nota, il coordinamento dei CdR della Tgr Usigrai.

I giornalisti della Tgr, prosegue la nota ''sono pronti ad accettare qualunque nuova sfida, purché il canale digitale sia visibile su tutto il territorio nazionale - non, come ora, a macchia di leopardo - e dopo la presentazione di un progetto complessivo sull'informazione regionale''.
''Invece - si fa notare - la Rai decide di trasferire la terza edizione su Rainews  in tutta fretta senza un adeguato preavviso ai telespettatori. In pratica uno sfratto dalla Terza Rete, alla quale la Tgr ha dato e continua a dare un significativo contributo in termini di share. Inoltre è confermata la cancellazione di Neapolis e Buongiorno Europa, altre due rubriche storiche della Tgr, e del canale Rai Med''.
Tutto questo, prosegue il comunicato, ''avviene dopo che il Direttore Generale della Rai si era impegnato a non toccare alcuno spazio informativo senza preventivo confronto con il

sindacato affermando, a supporto, che l'approvazione dei palinsesti da parte del CdA. era solo l'apertura di un 'cantiere' nel quale ogni decisione non sarebbe stata comunque definitiva''.
''Chiediamo - conclude il coordinamento dei Cdr della TgR Usigrai - alla Direzione della Tgr di farci sapere cosa intenda fare per difendere il ruolo, la qualità e gli spazi dell'informazione regionale e per rimanere in linea con un piano editoriale, approvato neanche un anno fa, e sulla base delle decisioni aziendali, profondamente snaturato''. (ANSA)

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