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Osservatorio sui media 03 Ott 2011

Il contatore di Ossigeno dal 1 gennaio: 55 intimidazioni,167 giornalisti coinvolti ed altre notizie

Con gli ultimi episodi il contatore di Ossigeno, che registra i casi di minacce e gravi abusi rilevati dal 1 gennaio 2011 a oggi, sale a 55 episodi, e il numero dei giornalisti coinvolti raggiunge quota 167.  

Con gli ultimi episodi il contatore di Ossigeno, che registra i casi di minacce e gravi abusi rilevati dal 1 gennaio 2011 a oggi, sale a 55 episodi, e il numero dei giornalisti coinvolti raggiunge quota 167.

 

CASTELLAMMARE: ASSALTO A METROPOLIS PER NOTIZIA BOSS PENTITO

Minacciati anche edicolanti, guai a voi se vendete questo giornale

OSSIGENO – CASTELLAMMARE DI Stabia, 3 ott 2011 – “Questo giornale non dovete venderlo, buttatelo nella spazzatura, distruggetelo ”, ha intimato un gruppo di persone la mattina di sabato 1 ottobre facendo irruzione nella redazione del quotidiano “Metropolis” con modi minacciosi. Sono intervenuti i Carabinieri. Fra loro i familiari di Salvatore Belviso, un boss camorristico in carcere con l’accusa di aver assassinato nel 2009 il consigliere comunale del Pd Luigi Tommasino. Le stesse persone hanno fatto il giro delle edicole, hanno strappato le locandine di Metropolis e hanno intimato agli edicolanti di non vendere quel giornale. Avevano saputo dalla Metropolis -tv che il giornale dava la notizia che il loro congiunto si è sposato in carcere e, inoltre, si è ‘pentito’. E’ la terza aggressione in un anno per i giornalisti di Metropolis. “Questa intimidazione è gravissima. E' evidente - ha dichiarato il direttore Giuseppe Del Gaudio - che così si limita la libertà di stampa. Noi non abbiamo fatto altro che pubblicare una notizia di fonte giudiziaria. Abbiamo raccontato i fatti del nostro territorio, come abbiamo sempre fatto. Questo gesto ci preoccupa, ma non fermerà il nostro lavoro di cronisti”.

CAPEZZUTO: E’ STATO QUASI UN ATTACCO MILITARE, QUESTO E’ UN SALTO DI QUALITA’

Per Arnaldo Capezzuto, che ha seguito per Ossigeno anche i precedenti attacchi ai giornalisti di Metropolis, ciò che è accaduto segna un salto di qualità nella tecniche utilizzate dalla camorra per condizionare l’informazione. “Si è trattato di un attacco forte, strutturato e organizzato quasi militarmente che ha preso di mira la redazione e contemporaneamente le edicole di un’area decisamente vasta”.

Leggi l’intervista di Arnaldo Capezzuto a Tgcom

SPAMPINATO: “TANTISSIMI GIORNALISTI MINACCIATI, MOLTI SUBISCONO E NON DENUNCIANO”

Leggi l’INTERVISTA di Alberto Spampinato a Tgcom

MAFIA: A REPUBBLICA.IT OSCURATE PAGINE SU TOTO’ RIINA

Due giornalisti indagati da Procura Caltanissetta per rivelazione segreto istruttorio

OSSIGENO – Roma. 3 ott 2011 – La procura di Caltanissetta ha ordinato l’oscuramento di alcune pagine del sito di Repubblica.it che contenevano ampi stralci di due verbali di interrogatorio inediti del boss Toto Riina, uno di luglio 2009 e l’altro di luglio 2010 insieme all’ampio articolo di Attilio Bolzoni di venerdì 30 settembre “Così parlò Totò Riina”. La Procura ha emanato un "decreto di sequestro preventivo" e indaga sui giornalisti Attilio Bolzoni (Repubblica) e Lirio Abbate (L'Espresso) per violazione del segreto istruttorio in concorso con "pubblici ufficiali da individuare".

Il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari e il suo aggiunto Domenico Gozzo appena hanno letto su “Repubblica” l’articolo di Bolzoni, hanno ordinato di procedere al sequestro. Due ufficiali di Polizia giudiziaria poche ore dopo si sono presentati nella sede del Gruppo Espresso in via Cristoforo Colombo a Roma e hanno provveduto a "estrarre e copiare su supporto informatico le pagine oggetto di sequestro". Si tratta di nove file tra i quali ci sono effettivamente i verbali degli interrogatori, una serie di articoli a firma di Bolzoni e Abbate, una ricostruzione della vita e della carriera criminale di Riina e una galleria di foto del "Capo dei capi".

Nell’articolo di venerdì scorso, Bolzoni ha riferito il contenuto di quei verbali di interrogatorio, e sottolinea la novità: da quando fu arrestato, nel 1993, Totò Riina non aveva mai accettato di rispondere ai giudici. Ora invece l’interrogatorio del 2009 ‘’l’ha voluto proprio lui”, per fare alcune dichiarazioni spontanee. “Da quello che si legge nei verbali – scrive Bolzoni - si può capire che un po’ gli si è sciolta la lingua. Dopo un’ esistenza di ostinato silenzio Salvatore Riina concede e si concede. Allude, ammicca, annuncia, nega, conferma, rettifica, pontifica su tutto e tutti. Difficile supporre che si tratti di strategia difensiva con i tredici ergastoli che ha da scontare, è più probabile che voglia levarsi qualche sassolino dalla scarpa. E mandare messaggi ad amici e nemici”.

Leggi l’avviso di oscuramento che appare sul titolo dell'inchiesta di Bolzoni "Il testamento di Riina":

Leggi la versione di Repubblica - Articolo di Massimo Razzi:

QUERELE/AD AGROPOLI UN GIORNALE NEL MIRINO DI DUE SINDACI

Vive di collette e ora i soldi servono per difendersi in tribunale

OSSIGENO – Agropoli (Salerno), 3 ott 2011 - Ad Agropoli, comune di ventunomila abitanti del Cilento, in provincia di Salerno, a 40 chilometri da Pollica, un piccolo giornale locale, il mensile Trasparenza e Legalità, autofinanziato e realizzato da sette redattori, ha fatto arrabbiare due sindaci: quello della città e quello di un comune vicino, ed ora rischia di cessare le pubblicazioni a causa delle querele dei due amministratori locali. Il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, e il vicesindaco del vicino comune di Torchiara, Massimo Farro, hanno infatti querelato il caporedattore del giornale, Carmine Parisi. Alfieri l’ha fatto a causa di un articolo sulla vicenda di alcune compravendite di immobili del centro di Agropoli stipulate in contemporanea con l’acquisto del castello medievale da parte del Comune. Farro, invece, ha citato il giornale dopo la diffusione della notizia di un doppio incarico pubblico dello stesso Farro. La testata ha un sito web (www.trasparenzaelegalita.net). L’ultimo numero è uscito all’inizio di settembre 2011. La vicenda ha suscitato alcune iniziative di solidarietà a favore del giornale. Il 16 settembre 2011, a Paestum, una cinquantina di persone ha partecipato ad un’iniziativa pubblica durante la quale è stata promossa una raccolta di fondi a sostegno del giornale, attraverso una sottoscrizione

LEGGI IL SERVIZIO DI Matteo Finco

QUERELE/ LE COZZE DI TARANTO SONO DAVVERO ALLA DIOSSINA

Il tribunale ha dato ragione a chi aveva denunciato inquinamento

OSSIGENO – Taranto 27 settembre 2011 - Sulla presenza di diossina nei mitili coltivati e raccolti sui fondali del tarantino aveva ragione Alessandro Marescotti, presidente provinciale di Peacelink. Il Tribunale del riesame di Taranto lo ha Riconosciuto dopo otto mesi e ha ordinato il dissequestro dell’intervista-denuncia pubblicata il 13 gennaio scorso da Affaritaliani.it. A sostegno della sua tesi, Marescotti citava aveva citato le analisi effettuate dal laboratorio Inca (Consorzio Interuniversitario Nazionale di Chimica per l’Ambiente) di Venezia su campioni di ostriche e cozze prelevati nel Mar Piccolo. Le analisi erano state commissionate dalla onlus Fondo Antidiossina Taranto. Per quella intervista alcune cooperative di miticoltori locali presentarono contro Marescotti una querela penale per diffamazione. Ora i giudici hanno stabilito che Marescotti ha solo esercitato il diritto di cronaca e di espressione ex art. 21 della Costituzione, e citando quei dati non ha offeso i coltivatori di mitili.

LEGGI il servizio di Laura Turriziani

TELEJATO: NUOVE MINACCE DA MAFIA E DIGITALE TERRESTRE

OSSIGENO – Partinico, 3 ott 2011 – La piccola e combattiva tv di Partinico diretta da Pino Maniàci è stata oggetto di nuove minacce mafiose, e intanto cerca di sfuggire alla chiusura imposta dal digitale terrestre alle emittenti comunitarie come la sua.

LEGGI il servizio di Dario Barà

CATANIA: A DIRETTORE FREE PRESS ‘SUD’, “TI ROMPIAMO LE MANI”

OSSIGENO – Catania, 3 ott 2011 – Fabiola Foti, direttore del giornale free press 'Sud' di Catania ha ricevuto una lettera di minacce. Il fatto è stato denunciato ai carabinieri. Nella missiva anonima è scritto, tra l'altro, «smettila di scrivere o ti rompiamo le mani». Ne ha dato notizia il presidente della società editrice, Pierluigi Di Rosa,che ha incoraggiato la giornalista ha continuare il suo lavoro, aggiungendo che «'Sud' continuerà nel proprio impegno teso a far conoscere ai lettori quanto insopportabile sia diventato il livello di complicità istituzionale a Catania e in Sicilia in un intreccio politico-affaristico-mafioso che mortifica quotidianamente le persone oneste e capaci». Alla giornalista sono arrivate varie attestazioni di solidarietà, anche quella Assostampa di Catania.

CLAUDIO FAVA A PROPOSITO DEL RITORNO DE “I SICILIANI”

OSSIGENO – Roma, 3 ott 2011 – Nel precedente numero di Ultime Notizie abbiamo riferito l’annuncio di Riccardo Orioles di un prossimo ritorno in edicola, dopo un periodo sul web, della rivista “I Siciliani” che fu fondata da Pippo Fava. In proposito, Claudio Fava ci ha scritto: “Cari amici di Ossigeno, "I Siciliani", il giornale fondato da Giuseppe Fava, non tornerà in edicola. L'iniziativa di Riccardo, lodevolissima, è un suo progetto editoriale che non coinvolge la nostra testata. "I Siciliani" è un giornale che appartiene alla storia, e se un giorno tornerà in edicola sarà per il contributo, la passione e la convinzione di tutti coloro che contribuirono a fondarlo e ad accompagnarlo durante dieci anni di vita. Un caro saluto. Claudio Fava”

Per saperne di più visita il nostro sito www.ossigenoinformazione.it

 

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