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Fnsi 18 Giu 2004

Il Consiglio Nazionale della Fnsi esprime solidarietà e appoggio al Cdr del Secolo XIX che si batte per il rispetto delle regole, della dignità dei giornalisti e della qualità contro ogni forma di rottamazione delle redazioni

Il Consiglio Nazionale della Fnsi esprime solidarietà e appoggio al Cdr del Secolo XIX che si batte per il rispetto delle regole, della dignità dei giornalisti e della qualità contro ogni forma di rottamazione delle redazioni

Il Consiglio Nazionale della Fnsi esprime solidarietà e appoggio al Cdr del Secolo XIX che si batte per il rispetto delle regole, della dignità dei giornalisti e della qualità contro ogni forma di rottamazione delle redazioni

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: Il Consiglio Nazionale della Fnsi riunito a Genova il 17 e 18 giugno ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno: “Il rispetto delle regole, della dignità della redazione e dei giornalisti. Il rispetto degli impegni assunti e degli accordi sottoscritti perché i giornali e qualsiasi mezzo di informazione non si fa e non si può fare senza i giornalisti, senza programmi e senza qualità. La vertenza in corso al Secolo XIX ha questi contenuti e il Consiglio Nazionale della Fnsi condivide e appoggia la lotta e le iniziative della redazione e dei colleghi del Secolo XIX. Così come ha appoggiato la vertenza sullo stato di crisi le cui intese finali sono tuttora di fatto disattese: l’organico redazionale fissato a 100 unità al 15 marzo scorso è, a tutt’oggi, solo virtualmente tale. Il Consiglio Nazionale della Fnsi respinge le valutazioni e le tesi sulla “rottamazione” e inutilità dei giornalisti espresse dall’Amministratore delegato de Il Secolo XIX: se essere vetero vuol dire battersi per le regole, per la qualità dei giornali per la dignità del nostro lavoro, allora siamo e saremo vetero. Al Secolo XIX e in tutte le altre realtà di lavoro. Le innovazioni, i progetti editoriali, la multimedialità non ci spaventano, ma gli editori che vogliono realizzarle dovranno confrontarsi con i giornalisti. Lo sappia l’editore de Il Secolo XIX Carlo Perrone e il suo A.D: la loro decisione di annullare una storica tradizione di relazioni sindacali basate sul rispetto delle regole e delle persone non trasformerà né il Secolo né altre redazioni in una sorta di demolizione e di rottamazione dei giornalisti.”

@fnsisocial

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