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Fnsi 18 Giu 2004

Il CN della Fnsi esprime solidarietà ai consiglieri di Napoli minacciati di querela dal Presidente dell’Ordine della Campania

Il CN della Fnsi esprime solidarietà ai consiglieri di Napoli minacciati di querela dal Presidente dell’Ordine della Campania

Il CN della Fnsi esprime solidarietà ai consiglieri di Napoli minacciati di querela dal Presidente dell’Ordine della Campania

Il Consiglio nazionale della Federazione della stampa esprime solidarietà ai colleghi consiglieri minacciati di querela per aver chiesto il pieno rispetto della legalità e della deontologia nell’attività dell’Ordine dei giornalisti della Campania e l’applicazione uniforme a tutti gli iscritti delle norme che regolano la vita dell’organismo di categoria. Nel rispondere a tale richiesta, il presidente dell’Ordine della Campania non ha replicato nel merito, ma si è limitato a minacciare di affidare a un penalista il loro comunicato per valutare se esistano i margini per una querela. Dalla vicenda scaturiscono due considerazioni: i fatti citati sono evidentemente veri, dal momento che non vengono smentiti neanche in parte; dai vertici dell’Ordine della Campania viene negato qualsiasi spazio per la critica e la dialettica democratica. Il Consiglio nazionale auspica, perciò, che la vicenda venga riportata nell’ambito del rigoroso rispetto delle regole. 37 si 13 no 4 astenuti Condanne penali per un pubblicista eletto al Nazionale e per il Presidente dell'Ordine di Napoli. I consiglieri Fnsi chiedono: "Rigore per tutti. Porteremo il caso al CN del 17 a Genova" "Riproporremo il caso Napoli al consiglio nazionale della Federazione della stampa di Genova del 17 giugno". Lo sostengono i consiglieri della Fnsi, Patrizia Capua e Carlo Verna. L’ultima querelle riguarda il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Campania, eletto il 23 e 30 maggio, convocato per oggi 14 giugno. Si annunciano, infatti, polemiche per l’elezione al consiglio nazionale di un pubblicista campano che avrebbe riportato in primo grado una condanna penale. "È giusto - sostengono Capua e Verna - che il nuovo consiglio parta nella maniera migliore, all’insegna del pieno rispetto della legalità e della deontologia, in questi anni troppo spesso disattese. È indispensabile, però, che il rigore cominci dai vertici, e che sia uguale per tutti. Il presidente uscente dell’Ordine regionale, Ermanno Corsi, ha riportato in questi anni ripetute condanne penali e almeno una di queste ha ottenuto il suggello definitivo della Corte di Cassazione. Ma non risulta che Corsi abbia mai informato l’Ordine nazionale, come è suo preciso dovere, per consentire l’immediata apertura di un procedimento disciplinare da affidare ad altro Ordine regionale". "Appare clamorosa la circostanza - fanno notare i consiglieri nazionali della Fnsi - che il presidente uscente dell’Ordine dei giornalisti della Campania abbia ricevuto in primo grado una doppia condanna penale per aver diffamato un parlamentare e un giornalista professionista iscritto all’Ordine della Campania, con articoli anonimi (l’identificazione dell’autore è stata effettuata dai carabinieri su incarico della procura della Repubblica di Nola) su un giornalino la cui testata non è mai stata registrata in tribunale". "Si può essere giudici della deontologia - si chiedono Capua e Verna - mentre pende sul proprio capo una doppia accusa già ritenuta provata da un tribunale, di aver diffamato un parlamentare e un giornalista con uno scritto anonimo su un giornale clandestino?". Patrizia Capua e Carlo Verna, consiglieri della Fnsi

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