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Rai 05 Ago 2006

Il Cdr di Raisport si dimette per protesta contro il direttore Fabrizio Maffei Natale (Usigrai): "Il vertice aziendale non faccia finta di nulla" Articolo 21, solidarietà al Cdr di Raisport e all'Usigrai

Il cdr di Raisport, formato da Massimo Angeletti, Giampiero De Luise ed Enrico Varriale "ha deciso di rassegnare le dimissioni in segno di protesta dopo l'ennesima rappresaglia adottata dal direttore Fabrizio Maffei nei confronti dei componenti della rappresentanza sindacale".

Il cdr di Raisport, formato da Massimo Angeletti, Giampiero De Luise ed Enrico Varriale "ha deciso di rassegnare le dimissioni in segno di protesta dopo l'ennesima rappresaglia adottata dal direttore Fabrizio Maffei nei confronti dei componenti della rappresentanza sindacale".

"Senza alcuna motivazione professionale, questa volta è toccato - spiega il cdr di Raisport in una nota - ad Enrico Varriale essere escluso dalle conduzioni delle trasmissioni della prossima stagione e dal gruppo che seguirà la Nazionale di Calcio. In precedenza Angeletti era stato inspiegabilmente allontanato dal suo incarico come inviato al seguito del motomondiale, e De Luise, redattore internet, era stato fortemente penalizzato nel settore di competenza". A questo punto, "il cdr di Raisport rivendica orgogliosamente le denunce e le battaglie condotte per salvaguardare il buon nome della testata e dei tanti che vi lavorano rispettando le regole della deontologia professionale. Una linea - sottolinea la nota - che il direttore Maffei ha sempre vissuto con fastidio e con un atteggiamento di chiusura al dialogo che si è ulteriormente inasprito dopo la deflagrazione dello scandalo di Calciopoli ed il coinvolgimento in esso di alcuni colleghi". "Nel denunciare lo stato - conclude la nota - di inagibilità sindacale della testata, già ripetutamente illustrato ai vertici aziendali, il cdr di Raisport affida al Segretario dell'Usigrai e all'intero esecutivo la tutela dei giornalisti sportivi della Rai, rimettendo il mandato all'Assemblea di redazione già convocata per il prossimo 28 agosto". (ANSA) RAI:CDR RAI SPORT; NATALE, VERTICE NON FACCIA FINTA DI NULLA "Il Presidente ed il Direttore Generale della Rai sono chiamati a tener fede agli impegni che loro stessi avevano assunto prima dei Mondiali di calcio, e nell'immediato a garantire quanto meno il ripristino di un livello tollerabile di relazioni sindacali nella testata": Roberto Natale, segretario dell'Usigrai, interviene sulla vicenda che riguarda Rai Sport. "Le dimissioni del Comitato di Redazione di Rai Sport - dice Natale - segnalano l'ulteriore aggravarsi della crisi dentro una testata che da tempo attende gli interventi del vertice aziendale. Le più recenti decisioni del Direttore Maffei mostrano una indebita e intollerabile confusione fra il piano delle relazioni sindacali e le valutazioni di ordine professionale: i componenti del CdR vengono accantonati nel lavoro in conseguenza di un presunto eccesso di critica nel loro ruolo di rappresentanti della redazione. Le scelte del Direttore appaiono tanto più preoccupanti se inserite nel quadro dello scandalo del calcio, sul quale Maffei è intervenuto pubblicamente solo per confermare la collaborazione di Giorgio Tosatti anche per la prossima stagione." "Non è questa - prosegue Natale - l immagine che può dare di sè una redazione del servizio pubblico. E il vertice aziendale non può continuare a far finta di nulla, facendo pagare anche al settore sportivo la situazione di stallo che paralizza il CdA e impedisce ogni azione di necessario rinnovamento". (ANSA) RAI: CDR RAI SPORT;GIULIETTI, VERTICI RAI PRENDANO POSIZIONE - SOLIDARIETÀ ALL'USIGRAI E AL CDR RAI SPORT L associazione Articolo21, in una nota del portavoce Giuseppe Giulietti, esprime "la più convinta solidarietà all Usigrai e al CdR di Rai Sport che hanno inteso denunciare con le dimissioni della rappresentanza sindacale quanto di clamoroso sta oramai accadendo all interno di quella testata". Giulietti si aspetta una "pubblica presa di posizione" da parte dei vertici Rai su quanto accaduto. "Siamo arrivati - prosegue la nota - a veri e propri episodi di rappresaglia nei confronti di coloro che hanno denunciato silenzi, omissioni e connivenze. Nella Rai di oggi l'ostracismo continua ancora a colpire i Paolo Francia, gli Oliviero Beha, gli Enrico Variale e tanti altri (e non solo nel settore sportivo) che in questi anni non hanno accettato di chiudere gli occhi e di tapparsi le orecchie. Nel settore radiotelevisivo sono troppi ormai i vecchi personaggi che continuano a menare la danza. Appaiono sempre più chiare, dopo questa vicenda, le ragioni per le quali il centro destra intende paralizzare qualsiasi innovazione all'interno della Rai. Su quanto è accaduto in queste ore ci attendiamo ha concluso Giulietti - una pubblica presa di posizione da parte dei vertici della Rai affinchè sia chiaro che la vecchia Rai non abbia già preso in ostaggio chiunque - compresa la Direzione Generale - abbia intenzione di farla finita con i vecchi metodi e con una cultura dell intolleranza che non può più essere accettata nè alla Rai nè altrove". (ANSA)

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