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Sindacale 26 Gen 2009

Il cardinale Dionigi Tettamanzi: “La gente è stanca di notizie urlate” Fnsi: “Le parole pronunciate dall'Arcivescovo di Milano colpiscono”

Milano, 24 gennaio - La gente è stanca di notizie urlate. Il cardinale Dionigi Tettamanzi lo ha detto a una platea di giornalisti, durante un convegno con il direttore del Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli e quello del Tg1 Gianni Riotta, al Circolo della Stampa di Milano. ''La gente - ha detto l'arcivescovo di Milano - forse è stanca di leggere e vedere le questioni di attualità presentate sempre nella chiave dello scontro, delle polemiche, dello scandalo, della paura, dell'allarme che esistono solo su quelle pagine o in quei servizi radio televisivi''.

Milano, 24 gennaio - La gente è stanca di notizie urlate. Il cardinale Dionigi Tettamanzi lo ha detto a una platea di giornalisti, durante un convegno con il direttore del Sole 24 Ore Ferruccio De Bortoli e quello del Tg1 Gianni Riotta, al Circolo della Stampa di Milano. ''La gente - ha detto l'arcivescovo di Milano - forse è stanca di leggere e vedere le questioni di attualità presentate sempre nella chiave dello scontro, delle polemiche, dello scandalo, della paura, dell'allarme che esistono solo su quelle pagine o in quei servizi radio televisivi''.

''Ne parlo con cognizione di causa - ha aggiunto - a volte ne sono testimone anch'io. Mi vedo gettato in polemiche e scontri che, per la verità, non esistono affatto''. Soprattutto nell'ultimo periodo il cardinale è stato al centro di polemiche (e oggetto di attacchi da parte della Lega Nord) per il tradizionale discorso alla città nella ricorrenza di Sant'Ambrogio in cui ha parlato della necessità di luoghi di preghiera per tutte le religioni. Nel suo intervento però il cardinale ha anche elogiato il lavoro dei giornalisti e ha parlato del bisogno del loro ''mestiere'' inteso come ministerium cioè servizio per interpretare le notizie e fornire un quadro generale anche nell'era di Internet in cui le informazioni si sono moltiplicate.(ANSA) Roma, 24 gennaio - La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: "I contratti non li fanno né i cardinali, né le Autorità per le Comunicazioni. Ma è bene non trascurare gli interventi che da più versanti, in questi giorni, interpellano a pieno titolo editori e giornalisti perché ai cittadini sia offerta un'informazione professionale, qualificata e consapevole. Vogliamo sperare che le parole pronunciate dall'Arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, siano meditate dagli editori così come colpiscono noi giornalisti. Le analisi sulla trasformazione della professione, oggi svolta sempre più davanti ad un computer; l'auspicio che 'i fatti non siano semplicemente mostrati, ma anche interpretati, compresi, ordinati'; la richiesta di 'tornare ad investire sulle risorse umane, sul giornalista testimone, non solo sulle tecnologie' sono temi che, secondo il sindacato dei giornalisti, si intrecciano profondamente alla faticosa trattativa in corso per il rinnovo del contratto. Dalle indicazioni del Cardinal Tettamanzi emerge in modo nitido la fondamentale responsabilità civile alla quale giornalisti ed editori sono chiamati insieme a tener fede. Ragionare sul nostro comune ruolo nella società italiana può essere d'aiuto anche per percorrere nel modo più utile ad entrambi l'ultimo tratto di strada della vertenza contrattuale". (AGI)

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