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Sindacale 18 Giu 2007

Il 5 novembre giornata di protesta di tutti i giornalisti europei

La Federazione Europea dei Giornalisti ha inviato la seguente nota a tutte le organizzazioni aderenti, e quindi anche alla Fnsi: “Il 5 novembre sarà il giorno della protesta dei media europei”. Decine di migliaia di giornalisti stanno programmando una giornata concordata di protesta in ognuna delle capitali europee per dare risalto alla drammatica crisi dei media conseguente alle pressioni politiche, ai ridotti standard ed alle scadenti condizioni di lavoro in tutta Europa.

La Federazione Europea dei Giornalisti ha inviato la seguente nota a tutte le organizzazioni aderenti, e quindi anche alla Fnsi:
“Il 5 novembre sarà il giorno della protesta dei media europei”.
Decine di migliaia di giornalisti stanno programmando una giornata concordata di protesta in ognuna delle capitali europee per dare risalto alla drammatica crisi dei media conseguente alle pressioni politiche, ai ridotti standard ed alle scadenti condizioni di lavoro in tutta Europa.

“E’ tempo di sostenere il giornalismo”, ha affermato Aidan White, Segretario Generale della Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) in occasione di una conferenza nazionale dei giornalisti tedeschi, nel corso della quale è stato annunciato che i dirigenti della EFJ hanno stabilito per il 5 novembre la prima giornata di protesta in tutta Europa mai organizzata da parte delle associazioni dei giornalisti di tutto il continente. “I giornalisti protestano perché non possono svolgere il loro lavoro di fronte alle interferenze politiche, alle precarie condizioni di lavoro ed alla dilagante commercializzazione che stanno colpendo al cuore il giornalismo di qualità”, ha dichiarato. I sindacati e le associazioni dei giornalisti di circa 40 paesi europei parteciperanno alla giornata di protesta che comprenderà manifestazioni nazionali ed interventi a livello europeo sul crollo di fiducia da parte del pubblico nel servizio dei mezzi di comunicazione tradizionali. “La qualità si sta riducendo e la gente non crede più che i media possano difendere i suoi interessi”, ha sostenuto White. “Dobbiamo rivendicare le virtù etiche della nostra professione per comunicare ai nostri datori di lavoro che i tagli dell’occupazione e degli standard devono cessare e per ammonire i governi che sfidare l’etica dei giornalisti rappresenta una minaccia alla democrazia”. La data dell’azione di protesta – giorno celebre nel Regno Unito per i fuochi di artificio che commemorano un fallito attentato per far saltare in aria il Parlamento britannico 500 anni fa – è stata proposta dall’Unione Nazionale dei Giornalisti di Gran Bretagna e Irlanda ed ha ottenuto l’immediato sostegno dei dirigenti della EFJ incontratisi martedì a Bruxelles. “Lo stato del giornalismo europeo ha raggiunto il punto di crisi”, ha affermato dopo la riunione Arne König, Presidente della Federazione Europea dei Giornalisti. “Siamo determinati a combattere per un’occupazione dignitosa per i rinnovi dei contratti collettivi e per difendere il giornalismo di qualità”.

@fnsisocial

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