«Le Federazioni internazionale ed europea dei giornalisti (Ifj ed Efj) si uniscono alla loro affiliata italiana, la Federazione nazionale della Stampa, nel condannare la brutale aggressione» al giornalista de La Stampa Andrea Joly «e chiedere alle autorità italiane di adottare misure immediate e decisive contro gruppi estremisti come CasaPound, che devono essere dissuasi dal commettere tali attacchi». Lo si legge in una nota congiunta pubblicata da Ifj ed Efj sui loro siti web martedì 27 agosto 2024.
Le Federazioni dei giornalisti ripercorrono quanto accaduto a Torino lo scorso 20 luglio, quando il giornalista fu aggredito da alcuni militanti di estrema destra fuori dal locale ‘Asso di Bastoni’, riportando le parole di Joly: «Avevo paura di essere strangolato. Non riuscivo a respirare. Stavo semplicemente facendo il mio lavoro». Il 22 agosto la polizia ha arrestato quattro sospettati per la violenta aggressione fisica.
Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, ha ribadito che la Federazione nazionale della Stampa italiana «è pienamente al fianco di Andrea Joly e sarà presente al processo come parte civile al fianco del collega».
Ifj e Efj ricordano poi che «da gennaio 2024, la piattaforma Media Freedom Rapid Response ha documentato undici casi di aggressioni fisiche a giornalisti in Italia. La preoccupante situazione dei giornalisti, che vengono intimiditi per i loro reportage critici, è stata recentemente sottolineata dalla Commissione europea nel suo quinto rapporto annuale sullo stato di diritto, pubblicato il 24 luglio».
Il segretario generale dell'Efj Ricardo Gutiérrez ha esortato le autorità italiane «non solo a perseguire i responsabili, ma anche ad adottare misure decisive contro tali organizzazioni. Si tratta di un test cruciale per l'aderenza dell'Italia agli standard dell'Ue e alle raccomandazioni delineate nel rapporto sullo stato di diritto della Commissione europea sulla libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti».
Anthony Bellanger, segretario generale dell'Ifj, ha aggiunto: «I giornalisti e gli operatori dei media meritano di lavorare senza paura di attacchi o minacce. Le autorità devono garantire che la libertà di stampa sia rispettata e adottare misure immediate per proteggere i giornalisti e assicurare alla giustizia i responsabili di questi attacchi».