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Ungp 12 Ott 2006

I pensionati contro i crumiri. Il Consiglio nazionale dell'Unione giornalisti pensionati esprime preoccupazione per le conseguenze della legge Finanziaria 2007

Il Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, riunito in Roma il 12 ottobre 2006, ha esaminato lo stato della vertenza Fieg-Fnsi per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro. Il Consiglio ha dato il massimo della solidarietà alla Fnsi e stigmatizzato il comportamento ancora una volta arrogante degli editori, pur di fronte all'invito al dialogo del ministro Damiano

Il Consiglio Nazionale dell’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati, riunito in Roma il 12 ottobre 2006, ha esaminato lo stato della vertenza Fieg-Fnsi per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro. Il Consiglio ha dato il massimo della solidarietà alla Fnsi e stigmatizzato il comportamento ancora una volta arrogante degli editori, pur di fronte all'invito al dialogo del ministro Damiano

I giornalisti pensionati stigmatizzano l'operato dei colleghi che prestano, da crumiri, la loro opera nei giorni di sciopero per consentire l'uscita di alcuni quotidiani, dove peraltro la maggioranza dei redattori si astiene dal lavoro. Il Consiglio nazionale dell'Ungp esprime preoccupazione per le conseguenze che potrebbero derivare ai giornalisti pensionati in seguito alla legge finanziaria 2007 che, a fronte di un insignificante incremento dei trattamenti più bassi, prevede un pesante taglio delle pensioni medio-alte che interessano oltre due terzi della categoria, recepisce l’allarme per l’ulteriore consistente diminuzione del potere di acquisto che si aggiunge al mancato allineamento delle pensioni alla dinamica dei prezzi; rileva che l’incidenza fiscale (mancata restituzione del fiscal-drag, riparametrazione delle aliquote Irpef, progressiva riduzione delle detrazioni per carichi familiari fino alla loro eliminazione, possibili incrementi delle addizionali regionali e comunali, maggiore autonomia locale in materia di Ici) dal prossimo gennaio sarà superiore al modesto indice di inflazione ufficiale per cui si verificherà per la maggior parte dei giornalisti un aumento dei trattamenti lordi e una diminuzione del netto percepito; ritiene legittima l’intenzione del Governo di mettere ordine nei conti pubblici ma nello stesso tempo considera doveroso l’intervento del Consiglio di amministrazione dell’INPGI, la cui salute finanziaria è solida grazie alla saggia gestione passata e presente che consente utili vicini ai cento milioni annui e che dispone di riserve della massima tranquillità, a studiare d’intesa con la Federazione della Stampa un equo sistema di rivalutazione, com’è sua facoltà statutaria, ad iniziare con la modifica urgente e indilazionabile del comma 10 dell’articolo 7 del Regolamento; ricorda che compito principale dell’INPGI è il pagamento delle pensioni presenti e future rapportate ai contributi versati e la loro salvaguardia nel tempo e sottolinea che molti giornalisti pagano ancora le conseguenze delle cosiddette pensioni d’annata. Approvato all’unanimità

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