I giornalisti aderiscono alla protesta contro la guerra in Iraq
Adesioni massicce con l'informazione comunque garantita
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Federazione Nazionale della Stampa Italiana aderisce alle manifestazioni di protesta promosse dalle Confederazioni Sindacali, Cgil, Cisl e Uil contro l’unilaterale iniziativa militare nei confronti dell’Iraq. L’informazione è, per definizione, nemica della guerra ed è un’attività che nella pace trova le migliori condizioni per garantire la libertà di espressione contro ogni forma di censura e di propaganda. Il mestiere del giornalista è di testimoniare direttamente i fatti, e per questo apprezziamo la decisione dei colleghi inviati a Baghdad di restare nei luoghi del preannunciato conflitto. La Federazione della Stampa esprime però una grande preoccupazione per la situazione in cui si vengono a trovare gli inviati di guerra, la cui sicurezza deve essere garantita al massimo possibile. Il Sindacato dei Giornalisti ha deciso di partecipare alla protesta invitando i colleghi ad essere presenti alle manifestazioni organizzate dalle Confederazioni Sindacali e dalle forze sociali in numerose città italiane. Dovrà comunque essere garantito il massimo di informazione sugli eventi bellici ai cittadini e quindi assicurata la pubblicazione dei quotidiani e dei periodici, e la diffusione dei notiziari delle radiotelevisioni pubbliche e private, delle agenzie di stampa e dei siti internet. Compatibilmente con questa indicazione, la Fnsi, d’intesa con le Associazioni Regionali di Stampa, affida alle strutture sindacali di base, ai comitati e a i fiduciari di redazione due ore di astensione dal lavoro per assemblee, manifestazioni o altre iniziative che promuovano le ragioni della pace.”